Un piccolo spavento ieri l'abbiamo preso: con volumi al rialzo abbiamo sfondato il supporto dei 10215 punti e già ci stavamo fasciando la testa. Fortuna vuole che la caduta è stata frenata dal supporto dinamico che abbiamo evidenziato con la linea nera obliqua ed oggi stiamo tentando un recupero.
Dovremo abituarci anche nelle settimane a venire ad assistere a questi strappi sia verso l'altro quanto nella direzione opposta e dovremo essere bravi ad identificare un eventuale cambio del trend che per il momento resta ancora trasversale.
206 trilioni di dollari e 29 di utile netto in 3 mesi, sono i numeri pubblicati ieri dai quattro big della tecnologia made in USA... che dire: bravi e se qualcuno reclama che la ricchezza finisce sempre nelle stesse mani, in parte ha ragione, ma non scordiamoci che nessuno ci impedisce di acquistare le azioni dei Fab Four... E' ovvio che un pochino stiamo rosicando in quanto, pur avendole sotto il naso tutto il giorno, mai ci siamo avventurati in acquisti che sembravano già parecchio tempo fa, non proprio per cuori deboli... abbiamo sbagliato e molto probabilmente continueremo caparbiamente a sbagliare!
Attenzione: avevamo detto che il campanello d'allarme suona sotto i 0.91 centesimi per dollaro e ci siamo. Ora prima di spingerci a vendere a piene mani dollari contro chf o contro euro vogliamo vedere se c'è, come sembra in questo momento, la possibilità di risalire sopra lo 0.91 (venerdi, 13:35 siamo a 0.9095). In effetti preoccupa parecchio la mancanza di qualsiasi domanda nei confronti del biglietto verde e non capita di frequente osservare un tale trend ribassista senza un minimo di rimbalzo (per lo meno tecnico considerato un RSI a 17...). Confermiamo che se questo rimbalzo non avviene, potremmo anche rivedere quota 0.87 o giù di lì.