venerdì 31 luglio 2020

Fab Four ( e non sono i Beatles...)




Un piccolo spavento ieri l'abbiamo preso: con volumi al rialzo abbiamo sfondato il supporto dei 10215 punti e già ci stavamo fasciando la testa. Fortuna vuole che la caduta è stata frenata dal supporto dinamico che abbiamo evidenziato con la linea nera obliqua ed oggi stiamo tentando un recupero.
Dovremo abituarci anche nelle settimane a venire ad assistere a questi strappi sia verso l'altro quanto nella direzione opposta e dovremo essere bravi ad identificare un eventuale cambio del trend che per il momento resta ancora trasversale.

206 trilioni di dollari e 29 di utile netto in 3 mesi, sono i numeri pubblicati ieri dai quattro big della tecnologia made in USA... che dire: bravi e se qualcuno reclama che la ricchezza finisce sempre nelle stesse mani, in parte ha ragione, ma non scordiamoci che nessuno ci impedisce di acquistare le azioni dei Fab Four... E' ovvio che un pochino stiamo rosicando in quanto, pur avendole sotto il naso tutto il giorno, mai ci siamo avventurati in acquisti che sembravano già parecchio tempo fa, non proprio per cuori deboli... abbiamo sbagliato e molto probabilmente continueremo caparbiamente a sbagliare!



Attenzione: avevamo detto che il campanello d'allarme suona sotto i 0.91 centesimi per dollaro e ci siamo. Ora prima di spingerci a vendere a piene mani dollari contro chf o contro euro vogliamo vedere se c'è, come sembra in questo momento, la possibilità di risalire sopra lo 0.91 (venerdi, 13:35 siamo a 0.9095). In effetti preoccupa parecchio la mancanza di qualsiasi domanda nei confronti del biglietto verde e non capita di frequente osservare un tale trend ribassista senza un minimo di rimbalzo (per lo meno tecnico considerato un RSI a 17...). Confermiamo che se questo rimbalzo non avviene, potremmo anche rivedere quota 0.87 o giù di lì.



giovedì 30 luglio 2020

Grazie America...

Qualche cosa sta accadendo dall’altra parte dell’oceano?  Trump sente il fiato  di Biden sul collo e sta proponendo un rinvio delle elezioni tirando in ballo l’inefficienza di un eventuale voto per corrispondenza (che in Svizzera esiste da anni e funziona egregiamente...) . I grandi del Tech sono stati chiamati in udienza, non dal Papa, ma dal Senato americano che inizia a porsi delle legittime domande sul loro strapotere: la cosa ci ricorda lo smembramento delle compagnie petrolifere del secolo scorso e poi sappiamo come è andata a finire (non benissimo...). Tik Tok, l’applicazione musicale Made in Cina, inizia seriamente a preoccupare Zuckerberg  che se la vorrebbe mangiare, prima che siamo i cinesi a mangiarsi un pezzo della sua creatura... insomma qualche cosa inizia a scricchiolare...
Poi, come abbiamo anticipato nel commento di ieri, ci si mette anche Powel (il gov della Fed) a gettare benzina sul fuoco sottolineando come la pandemia da Covid 19 è ben lungi dall’esser debellata tanto da giustificare nuovi lockdowns che di sicuro non fanno bene alla ripresa: quindi, l’azione della Fed rimane iper-accomodante e si studierà qualche altra alchimia per ridare un po’ di smalto all’eco USA se sarà necessario.

Risultato:  borse in ritirata da un 2% ad un 4%. Mettiamoci tutti il cuore in pace...una correzione ci sta. Non ci sembra che i trend siano in pericolo e quindi per il momento non ci allarmiamo più di tanto.

mercoledì 29 luglio 2020

USD




Siamo piuttosto impegnati in questi giorni a rispondere alle vostre domande sull'indebolimento del dollaro. 
Nel grafico qui sopra lo vediamo contro chf in evidente stato di iper-venduto, preludio ad un probabile rimbalzo tecnico (fino a 0.9315), rimbalzo che comunque non dovrebbe fargli cambiare il trend  principale che per il momento rimane ribassista.

Le cause della debolezza del dollaro sono parecchie, ma pensiamo che il mix tra una politica della FED molto aggressiva ed una conduzione della problematica Covid19 piuttosto approssimativa, sia il detonatore che ha innescato la carica.

In effetti una politica così aggressiva da parte della banca centrale americana non si era mai vista ed il fatto che sia messa di buzzo buono ad acquistare, tra le tante cose, anche obbligazioni di società decotte, ha indispettito non pochi investitori...

Più grave ancora, è la percezione che la strategia adottata per contenere i danni economici del Coronavirus, sia per lo meno deficitaria, con possibili (gravi) ritardi sulla ripresa economica. In effetti la forza dell'euro è spiegabile, anche se con un certo ritardo, all'adozione del recovery fund ma soprattutto grazie ad una gestione della pandemia che, con ogni probabilità,  porterà l'Europa fuori dal pantano prima degli Stati Uniti...



Fatto sta che quanto sopra,  ha innescato un movimento che ha esaltato la correlazione negativa che  ultimamente esiste tra dollaro ed oro. (nel grafico il movimento dell'oro (linea verde) contro il dollar index).

L'oro come avevamo già avuto modo di discuterne, è influenzato positivamente dai seguenti fattori:
  • Le rese reali (resa - inflazione)  che anche sul dollaro sono negative
  • L'avversione al rischio di tanti investitori è palese
  • L'allargamento dei deficit statali (non solo dello stato USA) sono una realtà che peserà
    anche (soprattutto) sulle generazioni future
  • Non da ultimo pare che ci sia una correlazione inversa, che è sempre esistita, tra la quotazione dell'oro e la popolarità del Presidente americano... se i sondaggi non mentono pare che questa correlazione sia confermata.

In buona sostanza non è un gran bel momento per la valuta americana, ma rimane comunque la moneta principale del 90% degli scambi economici a livello mondiale. Noi lo guardiamo con attenzione, ha una febbre da cavallo, ma potrebbe anche guarire (è successo più volte che lo davano per morto). Contro chf controlliamo che non scappi sotto lo 0.91:  per il momento dovrebbe tenere.

martedì 28 luglio 2020

A volte ritornano!




Rieccoci finalmente! Ci siamo lasciati, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, il 2 di luglio quando l'indice SMI navigava attorno ai 10'000 punti disegnando un grafico che più che ad una V sembrava una radice quadrata... 

Da allora ci siamo spostati più che altro lateralmente, con volumi decrescenti, in attesa della pubblicazione degli attesissimi risultati trimestrali, risultati che sono usciti in gran parte in linea con le aspettative: qualcuno ci dice che non poteva essere diversamente, considerando il fatto che tutto l'universo degli analisti aveva già ridotto, nel trimestre precedente, gli utili attesi. Può darsi ma il constatare che effettivamente è così non ci dispiace più di tanto... 

Quindi di sorprese vere e proprio non ve ne sono state e stancamente stiamo cercando di superare l'afosa estate senza farci troppo male.

Il vaccino contro il covid19 potrebbe far capolino già per la fine del 2020 (poi la distribuzione sarà un'altra storia...) mentre l'evento che oramai tutti aspettano sono le elezioni americane dove, pare, i sondaggi non siano favorevolissimi a Trump. Sicuramente avremo modo di analizzare la situazione nelle prossime settimane.





Con le rese reali che si avvicinano allo zero o giù di lì, si poteva anche immaginare di avere un dollaro non proprio in piena forma, ma pensare ad un tale indebolimento sia contro CHF  (e fin qui nulla di strano...) sia contro EUR (chi l'avrebbe mai pensato...) sarebbe stato fino a poco tempo fa, non diciamo impensabile, ma poco probabile.
Per il momento pensiamo che contro chf possa fare base attorno allo 0.91/0.92 ma sotto questi livelli la situazione diventa pensante e non facilmente reversibile fino al raggiungimento degli 0.87 centesimi...
Contro euro sembra proprio che 1.20 sia a portata di mano, 1.25 non improbabile...


Cosa dire a proposito dell'oro? Ricordiamo che il 17 di giugno avevamo detto che senza segnali particolari l'oro andava semplicemente tenuto: dal grafico si deduce facilmente che segnali di acquisto ne sono poi arrivati e qualche cosa abbiamo incrementato. Ora siamo ai massimi: l'analisi tecnica ci dice poco ma i motivi per i quali l'oro è andato al rialzo sono ancora tutti presenti. Si va dai tassi negativi, alle tensioni Cina-Usa, alla carenza di estrazione, al denaro stampato a piene mani e che vale sempre meno, ai quali aggiungiamo quella sensazione di malessere che il covid19 ha inoculato in ognuno di noi. Per il momento tenere.... 2000$ all'oncia, per quanto ambiziosi, potrebbero diventare una realtà.

giovedì 2 luglio 2020

Dati USA


...dati migliori del previsto...reazione mercati tiepida...

Vix-Smi-Usd




L'indice VIX sembra dirci che la "paura" sta diminuendo... potrebbe essere un buon segno ma rimaniamo vigili,  perché la pandemia di covid19 non sembra allentare la presa ed anche in Europa si teme una ripresa del contagio ma, a dire il vero,  non sembra preoccupare gli investitori più di quel tanto. 

Forse è giunto il momento di cominciare a pensare alle prossime elezioni presidenziali Usa: da quando Sanders ha lasciato la scena le elezioni non sono più state oggetto di attenzione da parte dei mercati, ma da qualche giorno si è tornati a parlarne:  nei sondaggi sembra che Trump stia perdendo terreno preoccupando non poco l'elettorato e soprattutto i vertici del partito repubblicano... non è da escludere che qualcuno stia spingendo addirittura per un suo ritiro dalla campagna elettorale prima di far affondare definitivamente il partito... vedremo. 

 Certo che se  dovesse vincere,  ma perdendo anche il controllo del Senato o addirittura essere mandato a casa da Biden, gli scenari politici ed economici potrebbero variare notevolmente. E' molto probabile che Biden continuerà ad aumentare il debito e a creare moneta, ma ci sarà certamente un aumento delle tasse e questo creerà una certa pressione sui margini di profitto delle aziende; quando Trump dice che potrebbe esserci una scossa nei mercati azionari, questa volta potrebbe anche aver ragione. Siamo stati mezzi avvisati...



Le borse di mezzo mondo hanno reagito bene ai dati USA di ieri (accupazione ADP e ISM meglio del previsto) ed oggi ne aspettiamo altri (compresi quelli di domani essendo l'America chiusa per festività).
Lo SMI è ritornato a testare la resistenza e se oggi pomeriggio i dati sono discreti potremmo osservare un tentativo di superarla. Per il momento consideriamo il nostro mercato ancora in spostamento laterale fino a prova contraria.



Attenzione al dollaro (sia contro chf che euro) in quanto tra ieri ed oggi ha sfondato al ribasso un piccolo triangolo dando il via ad un trend ribassista di breve periodo e probabilmente potremmo vedere quota 0.9315 nei prossimi giorni, poi saremmo a quel livello compratori.