venerdì 16 aprile 2021

Reazioni contrastanti

Nel gergo sportivo, quando a tavolino prepari una partita e nella realtà del gioco sei costretto a cambiare tattica e per disperazione  inizi ad improvvisare, si dice che "tutti gli schemi sono saltati" e sarà allora che diventa difficile leggere come la partita andrà a finire. E' più o meno quello che è successo ieri dopo la pubblicazione di una eccellente serie di dati  riguardanti l'economia americana. Il dato che più di tutti ha impressionato è senz'altro quello legato alla vendita al dettaglio che era atteso in forte rialzo ma non a questi livelli (vi ricordiamo che le vendite al dettaglio esprimono circa il 50% dei consumi e questi ultimi contribuiscono al 70% nella formazione del PiL, insomma non sono noccioline) : sicuramente il dato è stato supportato dai sussidi pubblici e da una campagna vaccinale che fa vedere un po' di luce in fondo al tunnel e  nella logica delle cose avrebbe dovuto alimentare speculazioni inflazionistiche e spingere i rendimenti dei Treasury americani al rialzo.




Sorprendentemente, aiutati da acquisti proveniente dall'area asiatica, i rendimenti sono scesi! E' probabile che la flessione sia solo temporanea ma comunque questa reazione ci suggerisce che molte buone notizie (oseremmo dire anche quelle inaspettate...) sono già state prezzate in precedenza: non è un segnale che ci lascia tranquilli e siamo probabilmente in buona compagnia. Basta vedere come certi investimenti difensivi, come l'oro per citarne uno, hanno reagito spingendosi al rialzo. Ma non tutti la vedono allo stesso modo e a fare festa, ci sono pure le borse di mezzo mondo che in diversi casi stanno inanellando record storici uno dietro l'altro (Vedi S&P500 e Dax ...) Insomma, non vi nascondiamo che siamo un po' perplessi e vagamente confusi. Per il momento, da come si stanno mettendo le cose, pensiamo che l'onda vada cavalcata ed è quello che stiamo facendo, ma non ci facciamo sicuramente travolgere dall'entusiasmo e restiamo vigli.



Qualcuno che sicuramente non si sta facendo travolgere  da facili entusiasmi è la borsa Svizzera che sale a piccoli passi (+4.65% ytd) ed è la ritardataria d'Europa (dove le borse crescono oltre il 10%).  Vorrà dire che in caso di correzione perderemo meno ( magra consolazione) oppure che prima o poi qualcuno si accorgerà del ritardo accumulato e recupereremo lo svantaggio. 




Tutto normale invece per quel che concerne il comportamento del dollaro: ad una diminuzione dello spread contro chf e eur, reagisce con un indebolimento... almeno qualche cosa che funziona per il verso giusto...




 Lasciateci concludere questo nostro breve intervento con una nota che qualche trimestre fa avremmo caratterizzato "di colore" e che riguarda la quotazione di questa settimana di Coinbase, una delle principali piattaforme dove si commerciano cryptocurrency: ovviamente la quotazione iniziale, partita da 250$ per azione è schizzata a 420$, è sicuramente impressionante ma la cosa più importante, e noi della vecchia guardia facciamo ancora fatica ad accettarlo, è che il suo sbarco in borsa sta dando sempre più importanza ad un fenomeno, quello delle crypto, che pensavamo fosse solo una colossale speculazione; per il momento forse lo è ancora, ma più passa il tempo più le occasioni per riempire di "contenuti" un involucro che è nato vuoto ci saranno. Basta chiedere ai Turchi se preferiscono la lira nazionale oppure il bitcoin. A questo punto ci stiamo chiedendo se gli Stati (per lo meno quelli occidentali) stiano dormendo sugli allori, oppure ritengono che il futuro controllo della massa monetaria  non sarà più un compito delle banche centrali e passerà nelle mani dei privati.


Buon week end!! 






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