Se avete voglia di vincere facile, potete sempre scommettere su quale sarà l'argomento principale esposto nel nostro breve intervento domenicale... Avremmo voluto parlare d'altro ma non ne possiamo fare a meno in quanto era il dato più atteso della settimana se non addirittura di tutto il mese!
Mercoledì potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere l'inizio di una inversione di tendenza: l'inflazione americana sembra essersi fermata e addirittura sta tentando di ritornare con i piedi per terra. Dal 9.1% della precedente rilevazione si aspettavano un 8.7% ma che per fortuna non combacia con l'effettivo che è sceso all' 8.5%...
Ben sapendo che la FED ha uno sguardo di riguardo per la core inflation (senza cibo ed energia notoriamente più volatili) anche in questo caso possiamo tirare un respiro di sollievo anche se, come vedremo dopo, non vogliamo rilassarci più di tanto. Le insidie sono ancora molte...
Se spacchettiamo il dato, abbiamo una bella dimostrazione di quanto siano importanti i costi legati all'energia: l'inflazione americana è scesa (soprattutto) grazie alla marcata diminuzione della benzina e degli altri carburanti... speriamo che dur, ma prima di far festa , vorremmo vedere cosa sta succedendo all'inflazione durante il mese di agosto...
...purtroppo i costi energetici in generale e le materie prime sono tornare a puntare verso l'alto. La cosa non ci lascia completamente tranquilli.
Comunque venerdì siamo stati gratificati da un altro dato che ha la sua importanza. Stiamo parlando del Consumer Sentiment per il mese di luglio e quello preliminare per agosto...
... allo S&P500, che venerdi ha chiuso a 4280 punti, mancano 2.5 punti percentuali per poter affermare che sia anche lui in un virtuoso bull market... il superamento della media mobile dei 200 giorni (linea blu) dovrebbe aiutare.
Ergo: il modello di Ned Davis (la prossima settimana vi daremo un aggiornamento, promesso...) continua ad essere valido e questo per tutto il mese di agosto significa mercati al rialzo. (Jackson Hole permettendo.)
Non possiamo dirci un granché soddisfatti dal nostro indice: come previsto continua imperterrito a spostarsi lateralmente. E' vero: non è il momento dei titoli value ma comunque avrebbe potutto, anche solo per simpatia, seguire l'esempio americano (scherziamo, e quando mai gli indici si muovono per simpatia? sarà il caldo che ci porta a sragionare...). Se non andiamo sopra gli 11'250 ci sarà poco da fare...
Gli altri indici europei sono leggermente più pimpanti ma non più di tanto... Forse il motivo lo possiamo ricercare nel grafico seguente:
Putroppo americani ed europei non vivono sotto lo stesso cielo! I nostri problemi con i costi dell'energia che non accennano a diminuire non sono gli stessi che hanno gli amici statunitensi...anzi, se non viene a piovere decentemente, il peggio potrebbe ancora non essere arrivato... E questo la borsa lo sa!
Buon Ferragosto!!!
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