martedì 18 agosto 2020

Buffett Index

 

L'altro giorno ci è capitato sotto gli occhi il  "Buffett Index" ovverosia il rapporto tra la capitalizzazione del mercato azionario US / il PIL statunitense. Il risultato si commenta da solo: ovviamente a far schizzare al massimo storico questo indice è il denominatore, vittima predestinata del Covid 19 non solo negli USA ma un po' dappertutto nel mondo, che la dice lunga su quanto largo sia lo scostamento tra i mercati finanziari ed il mondo dell'economia reale.
Se quest'ultima non si rimetterà celermente a ricrescere, è abbastanza probabile che assisteremo ad un aggiustamento al ribasso dei mercati che già scontano una ripresa piuttosto consistente... i gesti scaramantici sono ammessi...

 
E' abbastanza probabile che la paventata ripresa non sarà una passeggiata e a nostro avviso gli investitori iniziano, piuttosto lentamente ci par di capire,  a prenderne coscienza: non si spiega altrimenti lo spostamento laterale della maggior parte dei mercati azionari e quello svizzero non fa difetto.
Oramai quasi tutte le società hanno pubblicato i risultati semestrali e brutte sorprese tutto sommato non ne abbiamo osservate... Il trimestre in corso è quello notoriamente più debole e quindi non ci aspettiamo granché... Una spinta arriverà probabilmente dalle elezioni americane e, forse, dall'annuncio dell'arrivo di un vaccino che abbia per lo meno dato prova di superare la fase tre con un minimo di rappresentatività scientifica.

 
Venerdì avevamo accennato al nostro stupore nel vedere l'oro e i metalli preziosi essere stati vittima di un violento sell off che facevamo fatica a comprendere. In effetti oggi siamo ritornati sopra i 2000$ l'oncia e probabilmente potremmo rivedere a breve i massimi storici.... bello da una parte, ma inquietante dall'altra pensando che sull'oro ci si tuffa quando siamo vittime di una sensazione di insicurezza... e qui ritorniamo all'indice di Buffett e chiudiamo il cerchio...

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