venerdì 21 agosto 2020

Fine del rally?

 


Sta per finire una delle settimane più tranquille e soporifere dell'anno... non che ce ne lamentiamo più di tanto,  ma francamente avremmo gradito un poco di volatilità in più. Siamo consapevoli che con un po' di pazienza avremo da che divertirci durante l'autunno che sta arrivando di gran carriera!

Ora, non vorremmo trasformarci in piccoli emuli di Alfonso Tuor (per chi non lo non lo conosce è un giornalista economico nostrano che ha una visione dei mercati, da sempre, non propriamente positiva...) ma se vogliamo prestare un attimo di attenzione ad una osservazione fatta dalla Ned Devis Research (NDR, è una riconosciuta società di analisi finanziaria indipendente) dovemmo iniziare a preoccuparci...

Infatti il grafico parla chiaro: sia nel 1929, sia nel 2001 la ripresa che ha fatto seguito al crollo dei mercati finanziari è durata una manciata di mesi per essere poi seguita da un periodo piuttosto lungo da un trend ribassista che ci ha creato qualche problema.

Se è vero che tecnicamente i comportamenti degli investitori tendono, in situazioni di mercato uguali e/o simili,  a replicare sempre gli stessi modus operandi, e quindi ci sarebbero le premesse per dare allo studio di NDR una cerca rilevanza statistica, è anche sì vero che lo scenario nel quale siamo oggi immersi è ben diverso, anzi diremmo proprio completamente diverso, da quello dei periodi 1929 e 2001 a partire dal comportamento delle Banche Centrali di mezzo mondo che si sono svenate pure di inondare i mercati di liquidità.

 Ne consegue che non vi è certezza a riguardo delle possibilità di una replica di scenari già visti: tutto quanto stiamo vivendo in questi ultimi mesi si inserisce in uno scenario che deve ancora essere inventato e se di correzione si deve parlare, sarà uno sgonfiamento dei valori che tenderanno a livellarsi verso multipli più consoni alla realtà. 

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