giovedì 28 gennaio 2021

Reddit


 E' da almeno un paio di giorni che il VIX (indice della paura) è in fibrillazione e questo di norma si trasforma in correzioni di borsa che puntualmente si sono verificate ieri, ed almeno in mattinata, pure oggi.



Nel primo pomeriggio a dominare era ancora il colore rosso della correzione e anche %ytd, salvo qualche lodevole eccezione,  è il colore che domina: significa che son bastati un paio di giorni per cancellare tutto quanto fatto di buono dall'inizio dell'anno. Non bellissimo.

Ma una correzione era nell'aria, lo abbiamo ripetutamente sottolineato, ed infatti si è presentata in questi giorni. Nulla di male, anzi... quasi di sicuro è un invito ad incrementare le posizioni azionarie una volta che abbiamo capito dove i vari indici intendono fare base.


Anche la borsa svizzera non fa eccezione, benché quest'ultima si mantiene ancora in territorio positivo da inizio anno a conferma tutto sommato del suo carattere piuttosto difensivo. I famosi, e per quel che ci riguarda noiosissimi 11'000 punti,  non sono stati superati e con un po' di discliplina abbiamo evitato di accumulare inutilmente delle posizioni. Siamo pronti a farlo probabilmente la prossima settimana, ma prima vogliamo vedere se l'indice rientra nel canale ascendente degli ultimi mesi: il canale è stato sfondato al ribasso oggi, non un bel segnale a dire la verità; ora potrebbe anche ritornare sui suoi passi a quota10'900/10950, dove incontrerebbe la restistenza del citato canale, per poi magari ritornare a scendere. 

Non è possibile saperlo con certezza: seguiamo l'evoluzione domani e lunedi e forse avremo la risposta. Se invece rientra nel canale ascendete, bene,  è un buon segnale e allora potrebbe anche avere la forza di superare gli 11'000... sarebbe un bel segnale per nuovi acquisti.

Ma quello che oggi vorremmo veramente portare alla vostra attenzione, non sono i tutto sommato piccoli movimenti dello SMI, ma quanto sta succedendo ( già da un po' a dire il vero ma in questi giorni il fenomeno è evidente) con la complicità di alcuni social di carattere finanziario, primo fra tutti la piattaforma Reddit  , che sembra oramai avere la forza di pilotare una parte del mercato. Forte di 3 milioni di adepti che, tramite  Robinhood stando tranquillamente sdraiti sul divano, si divertono ad andare controcorrente prendendo di mira soprattutto i titoli che sono maggiormente shortati (venduti allo scoperto) ed obbligando chi è corto a ricomprare in fretta e furia i titoli (short squeeze) alimentando in tal modo rialzi improvvisi  e consistenti.



Avrete sicuramente letto cosa sta succedendo ai titoli azionari di GameStop, una società tra le più shortate,  che in pochi giorni si è moltiplicata per 7 (probabilmente creando anche qualche miliardario dal giorno alla notte...).

Ma un conto è prendere di mira una società che francamente, lo ammettiamo, fino a qualche giorno fa non sapevamo neppure che esistesse; un altro paio di maniche è quando il giochetto iniza ad aggredire altri assets decisamente più importanti. 

Guardate cosa è successo oggi:

Su Reddit appare questo messaggio:


Insomma, hanno deciso di far passare qualche brutto momento alle banche che hanno shortato l'argento... Risultato:



L'argento, non "Pizza e Fichi" la fantomantica società che si cita negli esempi dei testi di economia,  schizza del 7.14% in una manciata di minuti... non è durato molto, per il momento, ma non è detto che finisce qui.

Insomma, già i mercati finanziari sono sempre più spesso distanti milioni di chiometri dal mondo che dovrebbero rappresentare, un fenomeno questo che rende la finanza non facilissima da gestire. Ma se ora anche i social ci mettono lo zampino, la finanza di mezzo mondo sembrerà sempre di più ad una immensa Las Vegas... 

Ma d'altrone questo mondo è sempre più nelle mani dei millenials, come magari è giusto che sia: proprio ieri ne ho incontrato uno. 13 anni, un tipo sveglio, parliamo un po', poi gli chiedo se gli piace leggere e cosa legge... anticipo la rispota butando lì un "Harry Potter"?  "No, No" -  risponde lui - di solito leggo i bilanci delle società!! Faccio un po' di trading usando una piattaforma americana che non mi fa pagare nulla, sai, così tutti i centesimi che guadagno sono miei!!." Tieni il calcolo della performance? chiedo. "Certo!", mi risponde, "l'anno scorso, ho fatto un quasi +30%" .

Indovinate con quale morale sono tornato a casa....








venerdì 22 gennaio 2021

Inizata l'era Biden


 Dai, in onore al nuovo presidente degli Stati Uniti, iniziamo questo post di fine settimana con una visione dell'indice S&P500 che pare abbia gradito il cambiamento. Credo che tutti noi un'occhiatina alla cerimonia di insediamento l'abbiamo data ed il cambio di passo è evidente... il  ritmo di Biden è molto più lento e ritmato rispetto al suo predecessore e questo non è necessariamente un male, anzi... Come sanno tutti coloro che giocano a golf, rallentare e ritmare meglio lo swing spesso significa far fare più distanza alla pallina ed è quello che che auguriamo al nuovo Presidente... Forse non riuscirà a finire tutte le 18 buche ma ne basterebbero 9 ben fatte per farci dimenticare il 6 di gennaio e riconcigliarci con un Paese che può dare tanto non solo a sé stesso ma anche agli altri: ha solo bisogno di qualcuno che glielo ricordi.

Piccola nota di gossip: ma avete visto Melania come gongolava mentre lasciava la Casa Bianca...? 😏



Già che siamo oltre oceano diamo un'occhiata ai rendimenti del Treasury a 10 anni che questa settimana hanno smesso di salire ed ora sono adagiati sul supporto dinamico a 1.0855. Il trend comunque è evidente e se rimane a questi livelli non disturba nessuno. Ma stiamo sentendo con insistenza parlare di un ritorno dell'inflazione e non vorremmo che a furia di parlarne ce la ritroviamo tra i piedi: da un lato farebbe comodo, mangia una parte dell'enorme debito accumulato, ma dall'altra, se sfugge,  hai voglia correrle dietro senza toccare i tassi... meglio non pensarci!


Ieri ha parlato Lagarde ed il messaggio è stato abbastanza esplicito:  siamo nei guai almeno per tutto il primo trimestre di quest'anno e noi aggiungiamo che se continuamo di questo passo lo saremo anche nel secondo. I vaccini ci sono anche se i quantitativi,  per il momento,  sono inferiori a quanto atteso; anche la distribuzione, questo è comprensibile, non è una passeggiata. In molti lo bramano, alcuni sono scettici ed altri proprio non ne vogliono sentir parlare: è abbastanza intuitivo che a queste condizioni non ne verremo fuori rapidamente ed è quindi richiesto un supplemento di santa pazienza. 

Per il momento a sostenere gli indici ci sono le pubblicazioni dei dati aziendali che sono stati ad arte precedentemente ridimesionati dagli analisti. Ergo:  quasi tutti hanno raggiunto numeri decenti e persino  superiori alle aspettative quel tanto che basta per convincerci a restare con i piedi ben piantati nel mercato azionario. 

Lo SMI questa settimana ha tentato a due riprese di oltrepassare la resistenza degli 11'000 punti senza riuscirci, i volumi rimangono sotto la media mobile dei 15 giorni e l'RSI è sempre prericolosamente vicino all'ipercomprato. Noi non facciamo nessuna nuova posizione a condizione che l'indice sfondi al rialzo la resistenza con volumi decisamente crescenti e che chiuda 2/3 sessioni sopra questi benedetti 11'000 punti.


Per il momento il dollaro americano ha frenato la sua discesa e sembra volersi spostare più che altro lateralmente. Abbastanza chiara la resistenza a 0.89 (linea nera) al di sotto della quale ci sembra ci sia in via di formazione un "spalla-testa-spalla rovesciato": se vien superata quota 0.89 ci ritroveremo con il dollaro a 0.90: nulla di eccezionale ma sono 100 bps facili (è una info che interessa gli amici del trading...)



Promesso, la prossima volta facciamo un po' di analisi tecnica seria anche su euro-dollaro... sono rimaste in macchiana alcune linee che dicono poco. 1.21 è il nuovo supporto e vediamo al prossimo test se lo tiene. Come avevamo già accenanto le ultime volte non siamo sicurissimi che il dollaro abbia veramente voglia di continuare ad indebolirsi.



Movimenti in spazi ristretti per euro-chf e, per fortuna nostra,  anche abbastanza prevedibili: va bene per chi fa trading stretto. Per chi tiene invece le posizioni a lungo... va bene lo stesso, non fa danni e se si comporta come lo scorso anno,  che in sostanza contro chf non ha perso un granché (anzi quasi nulla...),  non darà molto da pensare nè a noi,  né alla BNS.


Buon fine settimana!!




venerdì 15 gennaio 2021

More Gains?


 Mentre stiamo scrivendo si sta per concludere una settimana di borsa piuttosto apatica e senza spina dorsale... I volumi calanti lo confermano, mentre l'RSI rimane pericolosamente vicino all'ipercomprato. Non un bel segnale e non ci meraviglieremmo se una piccola correzione è in arrivo. La prossima settimana ci sarà il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo presidente USA e la cosa potrebbe, come abbiamo visto la scora settimana, sfuggire di mano a qualcuno... 

Ieri il piano di Biden per tirar fuori l'America dal pantano del Covid 19, malgrado il trilione punto nove di dollari, non ha entusiasmato tuttti, anzi, e non sarà comunque una passeggiata di salute farlo passare al Senato. Non avrà vita facile, temiamo...



Siamo ad inizio anno e le previsioni sull'andamento futuro dei mercati non si fanno attendere: stamani abbiamo intercettato questo grafico a riguardo delle prospettive delle azioni europee per l'anno  in corso. Come sempre trovare un accordo tra gli analisti è difficile (un altro modo per dire che le previsioni vengono fatte solo per essere smentite) e tra la ventina di analisti intervistati,  troviamo chi pensa che alla fine dell'anno saremo a -7% mentre il più ottimista si sbilancia con un +16%;  la media si attesta ad un +4%, nulla di trascendentale ma pure sempre con un più davanti.

Pure noi pensiamo che l'anno non sarà straordinario, diciamo nella norma,  e non pensiamo che vi saranno rally tanto estesi da spingere l'indice a dicembre in doppia cifra. Il perché ce lo spiegano i due grafici qui sotto riportati.



Tutti noi sappiamo quanto ha contribuito l'indice Nasdaq ad evitare quello che l'anno scorso poteva essere un vero e proprio bagno di sangue: dopo la violenta correzione di marzo/aprile, il recupero è stato ancora più impetuoso e la rapidità e la ripidità della salita l'hanno portato ad incontrare la resistenza dinamica di medio/lungo periodo: per continuare il suo tragitto serve ora un movimento rialzista che gli faccia superare (breakout) il limite raggiunto accompagnato da volumi piuttosto sostenuti. Allo stato attuale un simile scenario non sembra potersi materializzare. Abbiamo davanti a noi un trimestre difficile (lo stiamo vivendo sulla nostra pelle) e ci sembrerebbe più logico assistere ad una una correzione (moderata) che riporti l'indice a livelli più sostenibili, per poi ritentare la scalata durante l'anno.


Forse con questo grafico riusciamo a capirci meglio: la linea azzurra rappresenta l'evoluzione dell'indice Eurostoxx 600 che sappiamo tutti come si è comportato da aprile 2020 in poi. La linea nera raffigura le aspettative di guadagno delle aziende che compongono l'indice. 

Condizione sine qua non per vedere il valore di un'azione salire sono gli utili che la società che rappresenta esprime su base annua: di norma tra i due c'è una certa correlazione. Può succedere che le quotazioni per motivi esogeni subiscano un forte ribasso, come alla fine del 2018, ma la produzione di utili costanti e a buoni livelli ha fatto da calamita ed in breve tempo la correzione è stata assorbita. Insomma tutto regolare.

Quello che è sta succedeno ora è l'opposto: il mercato si è portato avanti con i lavori e senza aspettare di vedere come gli utili societari si comportano,  ha già scommesso che quest'ultimi saranno al rialzo. Può essere, con tutti gli aiuti che stanno arrivando non è impossibile, ma il nostro timore è che si sia corso un po' troppo e se gli utili che fra qualche giorno verrano pubblicati non sono straordinari, aspettiamoci una correzione dei mercati. 

Insomma, se gli utili salgono e vanno ad "acchiappare" le quotazioni azionarie tutto bene, l'equilibrio si ristabilisce. Ma se gli utili non salgono come da aspettative, l'unica cosa che può succedere, lo intuite pure voi, è una bella discesa dell'indice. Noi stiamo vigili.



Qualcuno ci ha chiesto cosa sta succedendo all'oro: nulla di particolare: la linea nera rappresenta il metallo giallo che da metà del 2020 ha iniziato a modificare il suo trend ed ora si trova in una fase discendente. Il cambio di trend sull'oro corrisponde ad un aumento delle rese sul Treasury americano a 10 anni e se questo aumento, come pare, continuerà ancora per diverse settimane, sarà complicato vedere di nuovo l'oro sopra i 2000 dollari per oncia. (A meno che non succedano eventi gravi totalmente imprevisti).


Buon week end!!!

sabato 9 gennaio 2021

Una buona partenza!

Ve lo ricordate il monito di Trump ad inizio ottobre dello scorso anno? Quel famoso "stand back, stand by" che non si capiva bene (o forse sì) a chi fosse rivolto ma che non lasciava presagire nulla di buono? Ebbene i dubbi si sono dissipati durante la giornata del 6 di gennaio e abbiamo visto come è andata a finire. Certo è che un assalto in piena regola al Campidoglio forse non era pianificato  (o forse sì?) e diciamo che a Trump gli è sfuggito il giocattolo dalle mani! Adesso si ritrova tra capo e collo un secondo tentativo di impeachment e una Pelosi che sta chiedendo a gran voce di sottrargli la valigetta con i codici nucleari. Fine (ingloriosa) della presidenza Trump. I dettagli di quanto successo e succederà nei prossimi giorni lo leggeremo sui libri di storia.


Ma veniamo a noi. Come previsto la settimana borsistica è partita di gran carriera e il fatto che Biden ha conquistato il controllo anche del Senato non ha turbato proprio nessuno, anzi! Finalmente per una volta sono soprattutto le borse europee che si stanno distinguendo, con quelle ritardatarie (UK e Spagna) in bella evidenza. Lo si diceva da parecchio tempo che il nostro continente può fare bene durante il 2021, anche perché è ancora in atto la rotazione che ha caratterizzato i mercati di fine 2020 e che ha messo in bella evidenza i titoli ciclici.

Ma per quanto potrà continuare? Molto dipenderà dall'evoluzione e dai ritmi della pandemia. Se quest'ultima non sarà vittima di mutazioni incontrollate e incontrollabili e la campagna vaccinale proseguirà senza troppi intoppi, probabilmente avremo almeno un paio di trimestri decenti. 


Nella tabella abbiamo riportato i dati riguardanti le previsioni di crescita del PIL (A/A in %, fonte Bloomberg) per il 2021 e 2022 dove si evidenzia che la crescita per quest'anno dovrebbe assestarsi su livelli più che decenti, per calare un pochettino nel 2022, ma sempre di una bella crescita sitamo parlando. Salta evidentemente all'occhio il ritmo di crescita della Cina e, anche se non riportati in tabella, i ritmi degli altri paesi asiatici che saranno il motore principale della crescita a livello mondiale. Un PIL in crescita è condizione necessaria ma non sufficiente per garantire una sana evoluzione dei valori borsistici in quanto da tenere sempre sotto controllo sono pure gli utili aziendali. Avevamo già messo in evidenza come a questi livelli le quotazioni azionarie non sono più a buon mercato: senza un adeguato aumenti degli utili i prezzi non sono sostenibili per lungo tempo ancora. 

A questo punto vogliamo portare alla vostrta attenzione quanto proposto da Ned Devis Research. E' una società americana indipendente che si occupa di fornire dati finanziari ed elabora strategie di investimento. La stiamo seguendo da qualche anno e la qualità delle sue ricerche è stata testata. 

Siamo particolarmente interessati alla loro visione dei mercati e soprattutto allo sviluppo previsto per il 2021 dell'indice S&P500. Hanno sviluppato un modello previsionale che, per quanto non debba essere preso per oro colato, è piuttosto significativo:


Qui sopra riportiamo quanto avevano elaborato per il 2020. La linea nera continua è quanto anticipato dal loro modello mentre la linea tratteggiata è l'effettivo sviluppo dell'indice S&P500 per lo scorso anno. Impressionante vero?

Ed ecco quanto previsto per il 2021:


Si tratta ancora del modello preliminare ma ci fornisce già un'idea di quello che potrebbe essere l'andamento dello S&P500 e di rimando anche quello di una buona parte delle borse dove normalmemnte andiamo ad investire. Lo ripetiamo, si tratta di un modello previsionale e va considerato come tale, ma mette in evidenza come avremo due trimestri di borse positive; poi dovremo prepararci durante/fine estate ad una correzione importante. Sarà ovviamente nostro compito cercare di inturire se e quando sarà arrivato il momento di alleggerire significativamente: va da sé che vi terremo informati.

In effetti , quello di una correzione estiva, è uno scenario condiviso tra molti analisti e NDR non fa difetto. Motivo della prevista correzione è l'insostenibilità degli utili aziendali e qui vi rimandiamo a quanto detto poc'anzi: sarà difficile che le aziende saranno in grado di sfornare tanti utili quanti servono a sostenere le attuali quotazioni. Quindi se non salgono gli utili prima o poi sono le quotazioni che dovono scendere. Vedremo. Noi, anche per mera curiosità, seguiremo la previsione di NDR molto da vicino e a scadenze regolari vedremo di paragonare la realtà con lo schema qui sopra proposto.

Ciò non toglie che una guardatina allo SMI la diamo comunque:


Come detto la partenza del 2021 è stata discreta, meno buona delle altre borse europee a causa dei soliti pesi massimi (Roche, Novartis e Nestlé) che non hanno, fino ad oggi,  di certo brillato e si trovano in territorio negativo. Probabilmente sulla farmaceutica sta pesando l'ipotesi che Biden possa riuscire nell'intento di abbassare i prezzi dei farmaci, lodevolissima iniziativa, ma ovviamente non esaltante per le prospettive di guadagno dei colossi farmaceutici.

I volumi sono buoni, quindi la crescita è ben sostenuta e probabilmente a breve potremmo già vedere il raggiungimento della prossima resistenza a 11'000 punti o sù di lì. Attenzione: 60 di RSI ci segnala che non siamo distanti all'ipercomprato e quindi prudenza nel voler a tutti costi aggiungere posizione al nostro portafoglio...


Buon week end!



domenica 3 gennaio 2021

Georgia al ballottaggio

 Domani si riparte! Ci attendiamo una buona apertura delle borse anche se la settimana potrebbe essere insidiosa. 

Infatti martedì 5 ci sarà in Georgia il ballottaggio per i 2 seggi in senato, ballottaggio che in condizioni normali avremmo guardato con la coda dell'occhio ma che invece ricopre una notevole importanza. In questo post cerchiamo di analizzare la situazione per quel che concerne i possibili effetti del ballottagio sui mercati finanziari. Lungi da noi darne un valore politico, quello lo attribuirà la personale sensibilità di ognuno dei nostri lettori.

Allo stato attuale la situazione al Senato è chiara: 50 seggi sono stati conquistati dai Repubblicani e 48 sono in mano Democratica. Dalla votazione di martedì se ne derivano due scenari:

a) Al senato ci vanno due Repubblicani e quindi i conti si chiudono con un 52 a 48 a favore dei conservatori. Biden inizia il mandato da anatra zoppa e i mercati potrebbero festeggiare in quanto aumentare le tasse societarie, con un senato contro, sarebbe un'operazione piuttosto complessa: buono per gli utili delle aziende e buono per Wall Street che ancora per un po' può continuare a fare festa.

b) La Georgia decide di mandare due Democratici al senato e qui la situazione si complica: con un 50 e 50 le votazioni che potrebbero finire in parità sarebbero potenzialmente parecchie. A questo punto entra prepotentemente in gioco Kamala Harris, che oltre che essere la Vice Presidente (o bisognerebbe dire Presidentessa?) degli Usa, diventa per statuto la presidentessa del Senato.  Va sottolineato che di norma il presidente del Senato NON ha diritto di voto,  fatto salvo quando le votazioni terminano in perfetta parità. E' chiaro quindi che il ruolo della Harris diventerà strategico in più occasioni ed in questo contesto, per quanto piuttosto stiracchiato, qualche to do sulla lista di Biden potrà essere più facilmente spuntato. 

Reazione del mercato? A rigor di logica potrebbe spaventarsi, ma non è detto. Biden può magari aumentare le tasse (se glielo lasceranno fare saranno comunque massimo 6/7 punti %) ma potrebbe essere di manica più larga con qualche altro genere di aiuti che in attesa di una ripresa economica stabile potrebbero non guastare. Comunque un fare un pronostico oggi non è facilissimo. Vedremo!

Ma a proposito di pronostici: pare che gli allibratori americani stiano dando per scontata una vittoria Repubblicana; i classici sondaggi invece danno per vincitori i Democratici... Come al solito c'è un po' di confusione.

Insomma, annotatevi sull'agenda il 5 di gennaio e già che ci siete aggiungete anche il 6 quando il Congresso americano, in sessione congiunta, si riunirà per fare la conta definitiva dell'imminente Collegio elettorale. Sono esclusi ribaltamenti dell'ultimo minuto, ma abbiamo il sospetto che non sarà la solita seduta formale dove ci si limita a contare i voti... Pare che Trump sia ancora sul piede di guerra e per aver mollato sui due piedi i 500 invitati al veglione di Capodanno in quel di Mar-a-Lago, è perché ha in mente qualche cosa... Vediamo se riesce a vivacizzare il VIX. (lo dovreste oramai conoscere, è l'indice della paura 😏 ).

Poi vedremo cosa si inventerà per il 20 di gennaio: secondo noi diserterà la cerimonia del passaggio presidenziale... Una prima assoluta e passerà così definitivamente sui libri di storia.

Ma questo punto siamo certi che, così come noi, vi starete ponendo la domanda di chi sia Kamala Harris? Vediamo di farne un brevissimo e approssimativo ritratto, tanto la conosceremo meglio tra qualche mese.

Kamala Harris, per coloro che non l'hanno ancora bene in mente, è questa signora:



"Io sono quella che sono" ha detto in un'intervista del 2019 ad una giornalista che stava tentando di inquadrarla. Pare sia difficile dire chi sia effettivamente ma è comunque accertato che è una donna che va dritta all'obiettivo senza porsi troppe domande e a quanto pare ha già iniziato a studiare da futuro Presidente degli Stati Uniti.

E' nata (1964) da padre Giamaicano (economista) e da madre indiana (biologa) ad Oakland (California) e ne fa a tutti gli effetti una americana eleggibile alla presidenza ne più né meno come tutti i nativi sul territorio degli Usa.

Ha alle spalle una storia che la vede divisa tra gli impegni politici (tanti) e la solidarietà per i meno fortunati ed è diventata un simbolo per i progressisti di origine asiatica (questo fatto spaventa parecchi americani...). Si laurea in legge e divide il suo impegno tra attivismo e la politica, tanto da rendere difficile stabilire se sia più una politica di professione o una militante di sinistra. Certo che con un passato da procuratrice generale della California, difficilmente si può immaginare la Harris sulle barricate, anzi si è pure distinta per aver sostenuto una legge che prevedeva l'incarcerazione dei genitori che non mandavano a scuola i figli e si è opposta alla scarcerazione anticipata dei condannati per crimini non violenti poiché, sosteneva, le carceri rischiavano di perdere un'importante fonte di manodopera.

La destra americana la definisce come una socialista radicale, ma quanto mostrato durante gli anni da procuratrice non sembra possibile affibbiarle una simile etichetta; durante la campagna elettorale pare abbia manifestato una certa incoerenza nei comportamenti e nelle prese di posizione:  più che una barricadiera ne fanno una perfetta politica. Come vice di Biden abbiamo il sospetto che ne sentiremo molto parlare...