Dai, in onore al nuovo presidente degli Stati Uniti, iniziamo questo post di fine settimana con una visione dell'indice S&P500 che pare abbia gradito il cambiamento. Credo che tutti noi un'occhiatina alla cerimonia di insediamento l'abbiamo data ed il cambio di passo è evidente... il ritmo di Biden è molto più lento e ritmato rispetto al suo predecessore e questo non è necessariamente un male, anzi... Come sanno tutti coloro che giocano a golf, rallentare e ritmare meglio lo swing spesso significa far fare più distanza alla pallina ed è quello che che auguriamo al nuovo Presidente... Forse non riuscirà a finire tutte le 18 buche ma ne basterebbero 9 ben fatte per farci dimenticare il 6 di gennaio e riconcigliarci con un Paese che può dare tanto non solo a sé stesso ma anche agli altri: ha solo bisogno di qualcuno che glielo ricordi.
Piccola nota di gossip: ma avete visto Melania come gongolava mentre lasciava la Casa Bianca...? 😏
Già che siamo oltre oceano diamo un'occhiata ai rendimenti del Treasury a 10 anni che questa settimana hanno smesso di salire ed ora sono adagiati sul supporto dinamico a 1.0855. Il trend comunque è evidente e se rimane a questi livelli non disturba nessuno. Ma stiamo sentendo con insistenza parlare di un ritorno dell'inflazione e non vorremmo che a furia di parlarne ce la ritroviamo tra i piedi: da un lato farebbe comodo, mangia una parte dell'enorme debito accumulato, ma dall'altra, se sfugge, hai voglia correrle dietro senza toccare i tassi... meglio non pensarci!
Per il momento il dollaro americano ha frenato la sua discesa e sembra volersi spostare più che altro lateralmente. Abbastanza chiara la resistenza a 0.89 (linea nera) al di sotto della quale ci sembra ci sia in via di formazione un "spalla-testa-spalla rovesciato": se vien superata quota 0.89 ci ritroveremo con il dollaro a 0.90: nulla di eccezionale ma sono 100 bps facili (è una info che interessa gli amici del trading...)
Promesso, la prossima volta facciamo un po' di analisi tecnica seria anche su euro-dollaro... sono rimaste in macchiana alcune linee che dicono poco. 1.21 è il nuovo supporto e vediamo al prossimo test se lo tiene. Come avevamo già accenanto le ultime volte non siamo sicurissimi che il dollaro abbia veramente voglia di continuare ad indebolirsi.
Movimenti in spazi ristretti per euro-chf e, per fortuna nostra, anche abbastanza prevedibili: va bene per chi fa trading stretto. Per chi tiene invece le posizioni a lungo... va bene lo stesso, non fa danni e se si comporta come lo scorso anno, che in sostanza contro chf non ha perso un granché (anzi quasi nulla...), non darà molto da pensare nè a noi, né alla BNS.
Buon fine settimana!!
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