venerdì 5 febbraio 2021

1.9 trilioni !



La settimana che si sta per concludere è stata una di quelle che sicuramente non passeranno alla storia ma la consideriamo una settimana interlocutoria e di assestamento utile a digerire gli utili aziendali, che sono stati quasi tutti pubblicati, e che sono risultati nella maggioranza dei casi aderenti alle aspettative con qualche lodevole eccezione  ma non a sufficienza per spingere gli indici europei in deciso rialzo.

 Come sappiamo spesso sono più importanti gli outloock che i dati veri e propri, ed in questo caso possiamo dire che la visione di molte società è ancora in chiaroscuro. 

Non è detto che a rischiarare le tinte delle previsioni future, ci possa essere l'adozione del piano Biden che chiedeva urgentemente un esborso pari a 1.9 trilioni di dollari che è stato concesso dal Senato con l'intervento decisivo della Vicepresidente,  che ha dipanato una votazione che si era chiusa con un 50 e 50 (come probabilmente succederà di frequente in questa legislatura).

Questa è una buona notizia ma non necessariamente le borse faranno una gran festa:


Dopo l'annuncio, e per capirci bene significa che le ciclostili sono già pronte per stampare ulteriori 1'900'000'000'000 miliardi di dollari,  i rendimenti del Treasury a 10 anni ha iniziato a salire, anticipando quello che potrebbe essere una probabile spinta inflazionista. 

Con i rendimenti al rialzo non faranno festa i possessori di obbligazioni e siamo curiosi di vedere la reazione delle borse,  soprattutto dopo la pubblicazione del tasso della disoccupazione che verrà reso pubblico alle 14:30 odierne.

Piccolo commento aggiuntivo delle 14:49: dati sull'occupazione deludenti (solo 49'000 nuovi posti di lavoro sui 55'000 attesi... il mercato del lavoro americano comunque fatica a risollevarsi con decisione, da qui l'importanza degli aiuti di Biden senza i quali sono guai seri.... I commenti che seguono sul dollaro e metalli sarebbero da riscrivere in quanto dopo la pubblicazione abbiamo un ritorno dell'euro a 1.2019 e un cedimento contro chf a 0.90.... argento in deciso rialzo.... buon week end!)

Riassumendo, se da una parte le buone notizie non mancano, dall'altra dovremo monitorare molto da vicino come si spostano i rendimenti: se salgono troppo in fretta dovremo probabilmente aspettarci un po' di turbolenza. Per oggi comunque i future americani sono per il momento positivi.



E' chiaro che i rendimenti trainano il dollaro verso l'alto e la rottura ad inizio settimana della resistenza a 0.89 ha trascinato la valuta americana sopra lo 0.90, un movimento che potrebbe continuare anche la prossima ....


.... idem per euro/usd che è sceso sotto l'1.20 per adagiarsi sul supporto a 1.1955 che per il momento sembra reggere.


Come ben sappiamo c'è correlazione inversa tra dollaro e oro: quest'ultimo sta flirtando pericolosamente con i 1800 dollari per oncia, stamani ha cercato di evolvere sotto questo livello ma per il momento senza convinzione. L'aumento delle rese potrebbe però alimentare  le recenti pressioni sulle vendite e non facciamo fatica a pensare che a breve vedremo i 1755 dollari.


 Dinamica diversa un po' diversa per l'argento: dopo che si è definitivamente sgonfiato il tentativo di manipolarne il prezzo (leggi il post della scorsa settimana), ha ripreso la sua strada sorretto da una domanda che per quasi il 50% deriva dall'uso industriale, mentre il restante è spinto dalla domanda "finanziaria" che in effetti considera argento e pure il  platino sotto quotati rispetto all'oro. Non impossibile riavvicinarsi ai 30$ per oncia.

Ritorneremo a breve in quanto intuiamo che nei prossimi giorni ci sarà da scrivere...


buon week end!


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