Due note due su alcuni dati pubblicati questa settimana e quel pizzico di apatia che sembra aver coinvolto le borse occidentali.
Oramai i dati societari europei ed americani sono stati quasi tutti pubblicati e sono incorporati nelle quotazioni: sono stati buoni ma non buonissimi. Dovremo attende il secondo semestre per vedere di meglio. Anche la borsa svizzera si sta consolidando lateralmente (vedi grafico qui sopra): la farmaceutica sta soffrendo, Nestlé non brilla e anche il resto non è che stia facendo miracoli. Per quel che ci riguarda non aggiungeremo posizioni, come già detto, se non si superano gli 11'000 punti. Abbiamo portafogli che sono sovraesposti dal punto di vista azionario e senza un trend che vira al rialzo non ci sembra intelligente aggiungere altro rischio. Non dimentichiamoci che una presa di profitto è sempre in agguato.
In Europa venerdì sono stati pubblicati i PMI di Francia (atteso 51.5 effettivo 55) e Germania (atteso 56.5 effettivo 60.6): decisamente due dati eccellenti; ricordiamo che un valore sopra il 50 significa fondamentalmente espansione economica. Una modesta reazione delle due borse c'è stata, ma in passato due dati come questi avrebbero spedito i rispettivi mercati in deciso rialzo.
Anche negli Stati Uniti alcuni dati ci stanno confermando come il recupero dell'economia è in corso d'opera ma c'è ancora del lavoro da fare: i nuovi disoccupati sono più del previsto e la curva si sta appiattendo, segno che non sarà facile risolvere il problema. E' probabile che in questo momento l'economia americana sia anche in un profondo cambiamento strutturale: vecchi lavori stanno sparendo per sempre e ne stanno nascendo di nuovi... un po' di disoccupazione è lo scotto da pagare ed è anche uno dei motivi che sta spingendo la Jellen a chiedere che si proceda velocemente al varo del piano di aiuti da 1.9 trilion.
Anche la corsa delle borse americane sembra aver rallentato ed un po' di affaticamento sta uscendo: una pausa per questi mercati è sicuramente benvenuta. Non si può solo salire...
Chi continua a salire senza indugi sono le materie prime (andate a vedere il rame ) e qualche accenno di inquietudine si sta facendo avanti: sempre di più si sospetta un ritorno dell'inflazione... nulla di preoccupante per il momento ma qualcuno sembra volersi portare avanti con i lavori:
Venerdi, a piccoli passi ma inesorabilmente, il Treasury rendeva 1.345. Noi continuamo a tenervi informati e manteniamo la calma fino a 1.50/1.60 poi inizieremo a preoccuparci...
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