venerdì 27 agosto 2021

Jackson Hole: nulla di fatto


 

Non potevamo aspettarci molto da un Jackson Hole in formato virtuale e così è stato.  Tutto sommato  è un bene che le cose siano andate in questo modo.

In sostanza Powell ha,  per la prima volta in pubblico,  espresso chiaramente che lui fa parte della schiera dei funzionari della FED che entro quest'anno potrebbero decide di avviare il famigerato tapering. Non ha volutamente detto quando e così facendo guadagna un'altro mesetto e rimanda una eventuale decisione alla prossima riunione della Banca Centrale prevista per il 20-21 di settembre. Fino ad allora si continuerà a far festa e difficilmente i mercati potranno cadere.

Forse è proprio per questo che la FED cincischia, troppa è la paura di quello che potrebbero essere i danni al sistema finanziario perché, oramai è chiaro a tutti, la prossima crisi sarà quella della finanza. Powell oggi è stato fin troppo ed inusualmente chiaro arrivando ad ammettere che "una stretta alla politica monetaria potrebbe essere un errore particolarmente dannoso" e siamo certi che non stava facendo riferimento solo al sistema economico ma aveva in testa soprattutto quello finanziario.

Nel frattempo il rendimento del Treasury a 10 anni (nell'immagine qui sopra), dopo un momento di fibrillazione, è tornato a puntare verso il basso...


...trascinandoci pure il dollaro...



...mentre lo S&P500 punta verso un nuovo ed ennesimo record. 


Qualcuno mi ha chiesto di vedere il grafico di NRD. Eccolo aggiornato a mercoledì...


Le due linee cominciano a divergere e come detto la cosa potrebbe accentuarsi nei prossimi giorni. L'incontro di Jackson Hole ed un eventuale annuncio di un tapering,  che poteva costituire un detonatore per avviare la correzione,  per il momento é rimandato. E' da qualche settimana che i dati macroeconomici americani ed europei NON sono eccezionali, ma non sembrano essere sufficienti per scatenare le prese di profitto. Forse una inflazione in costante aumento ed un ulteriore netto miglioramento del mercato del lavoro americano potrebbero aver un impatto diverso tanto da convincere la FED ad intervenire... Nel frattempo continuamo a seguire il trend dei mercati e fino a quando non daranno segnali di inversione, teniamo le posizioni.



Lo S&P500 nel medio periodo è ancora perfettamente in trend e come abbiamo visto non accenna a voler cambiare direzione...






...mentre lo SMI due giorni fa ha forato al ribasso il trend di breve termine (cerchio rosso) e probabilmente inizierà uno spostamento laterale. Non ci pare comunque che abbia la forza di salire ulteriormente.


Buon week end!



sabato 21 agosto 2021

Le idee sono un po' confuse...

 Dobbiamo ammettere che questa settimana abbiamo qualche difficoltà nell'interpretare il comportamento dei mercati finanziari... Alzi la mano chi riesce ancora ad avere una visione chiara della situazione: in effetti di mani alzate ne vediamo poche... 

Forse l'evento che più di tutti ha caratterizzato la settimana, è stato il ritiro dell'esercito americano dall'Afghanistan. Il risultato ci pare evidente ma esprimere un parere non è facile in quanto saremmo costretti a fare ampio uso di parole e termini che per decenza non si possono scrivere...  Siamo comunque certi che ognuno di voi si sia già fatto un'opinione precisa e quindi non perseveriamo. Vale forse la pena sottolineare che quanto accaduto potrebbe avere serie conseguenze per l'immagine di Biden -  che in effetti pare avere i consensi in picchiata libera -e sarà molto interessante rilevare se questa perdita di consensi, proprio ora che si sta discutendo in parlamento di provvedimenti trilionari, potrebbe essere un freno alla sua politica economica con delle prevedibili conseguenze anche per i mercati finanziari. Vedremo.

Le minute della FED hanno chiaramente messo in evidenza che di tapering si è parlato:  quindi non è più una questione del se verrà avviato ma quando. Probabilmente entro la fine dell'anno in corso. Appare comunque una notizia stra-scontata dai mercati tant'è vero che il Treasury a 10 anni continua imperterrito a rendere  l'1.26% con una resa reale che è di diversi punti percentuali sotto zero. Questo ovviamente rende il mercato azionario sempre piuttosto appetitoso.

Il dato macroeconomico che più ha sopreso ( in negativo...) è stato il retail sales:


Le vendite al dettaglio erano attese al -0.3%; il dato effettivo è un -1.1% (precedente 0.7%). Non un bel numero che si aggiunge ad una serie di dati macro non positivissimi e che fanno storcere il naso a più di un analista: in diversi si stanno chiedendo se il ciclo di crescita economico negli USA sia già entrato in una fase calante... dai dati sembrerebbe, ma forse dobbiamo attendere ancora un trimestre per averne un'effettiva conferma.

Come hanno reagito i mercati? Alla loro maniera:


Lo S&P500 ha tentato una rottura del supporto con l'intenzione magari di forare al ribasso anche la media mobile dei 50 giorni (linea viola), foratura che avrebbe probabilmente dato il via definitivo alla correzione che anche NDR si sta aspettando. Ma anche l'analisi tecnica non è una scienza esatta ed ogni tanto vi sono dei falsi segnali: infatti l'indice non ci ha impiegato molto a ritornare sopra la linea del trend (rossa) sancendone la sua continuazione. Va comunque segnalato che ci sembra di aver notato un maggior nervosismo in borsa comunque accentuato anche dall'assenza di qualche operatore ancora in ferie. Ma prestiamo attenzione al fatto che dal livello attuale di 4441 punti, la media mobile a 50 giorni dista solo uno scarso 2% quanto basta per non sentirci troppo sicuri.



Anche lo schema di NDR sembra per il momento corretto... A questo punto è probabile che avremo ancora una settimana di relativa calma, poi ci sarà Jackson Hole (26-28 agosto) e dal 30 si potrebbe iniziare a ballare un po'...



Anche la borsa svizzera ha avuto un comportamento molto simile allo S&P500 e venerdi, pur alle prese con le scadenze opzioni del mese di agosto, ha chiuso con uno scatto di reni riportandosi anch'essa all'interno del canale ascendente. Anche per la nostra borsa va segnalato che la distanza dalla media mobile dei 50 giorni è del 2.6%.... Insomma, basterebbe una giornataccia di quelle giuste per far scattare un segnale di vendita. Ma per il momento NON è il caso.

Buon Week End!

venerdì 13 agosto 2021

Borse da record...

 Stiamo immaginando voi lettori alle prese con i preparativi per una bella grigliata al fine di poter festeggiare degnamente questo imminente Ferragosto: siamo quindi consci che la lettura di Appunti Finanziari non è di certo in cima alla lista delle vostre priorità... Saremo quindi brevi e sintetici...

Due dati per iniziare:


Uno di quelli più attesi riguarda il livello dei prezzi (CPI) raggiunto negli USA: l'inflazione si presenta al 5.4% leggermente più alta delle aspettative (5.3%) ma sta crescendo meno di quanto ci si poteva aspettare. Il livello raggiunto è comunque ragguardevole e non può lasciarci completamente indifferenti.


I prezzi alla produzione (PPI) sono invece risultati parecchio più alti delle aspettative (7.8% atteso 7.2%): i costi delle materie prime, i colli di bottiglia negli approvvigionamenti e i salari più alti, iniziano a farsi sentire, eccome!

Anche in questo caso il dato non ci lascia impassibili e qualche riflessione a tal proposito anche la FED  la dovrà fare. Non ci sorprenderemo più di tanto se le discussioni delle prossime settimane si concentreranno proprio sull'interpretazione di questi due dati e su quale potrebbe essere il loro effetto sulla transitorietà o meno dell'inflazione che sembra essere oramai una realtà acquisita.

 Per capire comunque come la FED la pensa (che sotto sotto, ma non può dirlo, in parte sta gongolando in quanto il debito accumulato in parte se lo mangerà l'inflazione stessa...) dovremo aspettare il classico incontro di Jakcson Hole previsto per fine mese: siamo certi che si parlerà di tapering e di tassi,  in punta di piedi, ma se ne parlerà. Vedremo quindi quali saranno le reazioni dei mercati. Fino ad allora non ci aspettiamo grandi mutamenti di trend.


 


Chi apparentemente non sembra essere troppo turbato dai dati di questa settimana sono gli  indici azionari con lo S&P500 in testa (vedi grafico) che sta puntando in un deciso e costante rialzo rimanendo ben lontano sia dalla linea di supporto (rosso) che dalla media mobile dei 50 giorni (verde). La perforazione di entrambe darebbe il via ad una correzione che per il momento non si vede...

Con l'approssimarsi della fine di questa settimana, possiamo ritenere conclusa la pubblicazione degli utili trimestrali del secondo Q che sono stati estremamente generosi ed hanno battuto le stime, già molto generose, di un buon 16%.  

La resa media delle 500 azioni dello S&P è stata di 200.51$ per azione, non male. Per il 2022 gli analisti  se ne attendono 218.92$,  il che significa che con un forward P/E di 22 volte, potremmo vedere per l'anno prossimo l'indice a: 218.92 * 22 = 4816 punti ovverosia un 7.98% in più rispetto alla chiusura di ieri. E' solo teoria ma comunque è quella che fa muovere in anticipo gli  investitori...



Certo che se guardiamo lo S&P500 partendo dalla crisi del 2008, crisi che ha dato il via alla stagione infinita dei tassi vicini allo zero e a tutti gli innumerevoli aiuti che l'economia ha ricevuto dagli Stati - aiuti che potrebbero presto iniziare ad essere ridimensionati - la recente impennata dell'indice fa francamente paura:  troppo ed inusualmente ripida la salita per durare in eterno... Servirebbe una pausa di riflessione.


 


  Come abbiamo sempre sottolineato, il modello di NRD è appunto un modello e non oro colato. Abbiamo per chiarezza tracciato delle linee verticali per meglio individuare quando potrebbe avvenire (ma forse anche no...) la correzione: il grosso è attesa per settembre, magari subito dopo Jackson Hole previsto a fine mese... Per il momento lo S&P500 rimane vicino al record storico ed iniziamo ad avere un primo scostamento dal modello... dovevamo già essere in prossimità del punto nero... vedremo...



Dai, non possiamo lasciarci senza prima dare un'occhiata allo SMI... Che dire, la nostra è una borsa difensiva che si diverte ad emulare lo S&P500, anzi ultimamente, un po' paradossalmente, è pure meglio... Godiamocela!


Buon Ferragosto!

venerdì 6 agosto 2021

NDR il momento della verità sta arrivando


  Sembra abbastanza evidente che gli investitori non sono molto preoccupati di ciò che sta accadendo al di fuori dei circuiti finanziari: le aggressive varianti del Covid, l'alta inflazione, le molte aziende che sopravvivono solo grazie al denaro facile, i colli di bottiglia nella fornitura di materie prime e nella  componentistica che inceppano le catene di approvvigionamento e così via,  non sembrano essere buone ragioni per operare con una certa cautela e ci ritroviamo ogni fine settimana con gli indici in zona record storico o su di lì!

 Persino Goldman Sachs ha rivisto il target per lo S&P500 a 4700 punti per la fine dell'anno, giustificando una tale revisione rialzista  con i rendimenti obbligazionari persistentemente bassi e gli utili aziendali che continuano a superare le aspettative. Se così fosse possiamo attenderci ancora un rialzo di circa il 6% che fornirà del carburante sicuro anche per le altre borse, quella Svizzera compresa.

Insomma, sembra che per vedere una correzione dovremo trovarci di fronte ad eventi particolarmente negativi come una nuova e grave ondata di Covid-19 con tutte le conseguenze che si traina appresso. Un tapering anticipato seguito da un improvviso aumento dei tassi potrebbe fare danni seri. Peggio ancora sarebbe il concretizzarsi di un destabilizzante e totalmente inaspettato evento che entrerebbe nelle statistiche con l'appellativo di "cigno nero". Meglio non pensarci...


A questo punto siamo più che mai curiosi di sapere se il modello di NDR, che finora non ha sbagliato un colpo, riuscirà ad intercettare una correzione che potrebbe anche non arrivare. Anche per l'algoritmo di NDR è arrivato il momento della verità e se si comporta come ha fatto da inizio anno prepariamoci ad allacciare le cinture di sicurezza e cerchiamo di non farci troppo male considerato che mette in conto una correzione attorno ai 10 punti percentuali.

Dobbiamo ammettere che finora siamo stati forse troppo cauti e con il senno di poi avremmo potuto rischiare qualcosa di più. Farlo ora, tuttavia, non ci lascerebbe tranquilli. Proponiamo di aspettare ancora qualche giorno per vedere cosa succede durante il mese di agosto e capire se NDR ha ragione. Forse il primo evento davvero importante che potrebbe avviare un cambio di tendenza sarà il tradizionale incontro di Jackson Hole dal 26 al 28 agosto dove Powel potrebbe chiarire meglio i tempi di un eventuale tapering e di qualunque altra cosa che potrebbe destabilizzare i mercati.



Uno dei dati più attesi della settimana, i Nonfarm Payrolls (NFP),  è uscito qualche minuto fa ed ha superato le aspettative: si aspettavano 870k nuovi posti di lavoro (escluso il settore agricolo) ne hanno creati per il mese di luglio 943k a conferma di un'economia che tutto sommato è in grado di creare posti di lavoro che,  ricordiamolo,  sono il grande cruccio della FED. La disoccupazione in generale è passata quindi dal 5.9% al 5.4%.  Sono dati buoni, ma potrebbero portare acqua al mulino di coloro che vedono un'inflazione più tignosa di quel che sembra e che probabilmente spianeranno  la strada ad un tapering entro la fine dell'anno per non parlare di cosa succederà ai tassi di interesse a fine 2022.


La reazione del Treasury a 10 anni non si è fatta mancare e le rese ricominciano a puntare, come è giusto che sia,  verso l'alto...


...ed anche il dollaro si sta lasciando trascinare al rialzo come una certa logica suggerisce. 

domenica 1 agosto 2021

Iniza il mese di agosto...

 La settimana appena trascorsa è stata ricca di avvenimenti, notizie e dati macro. Ne abbiamo selezionati alcuni cercando di essere il più neutrali possibili: siamo consapevoli che questo genere di selezione induce, anche incosapevolmente, a scegliere le notizie e i dati che confermano la nostra visione dei mercati scartando le informazioni che la contraddicono.


Iniziamo con il PIL americano, atteso per il secondo trimestre all'8.4% mentre l'effettivo, 6.5%, mostra che un rallentamento, atteso solo per i trimestri successivi, è probabilmente già in atto. Il Pil americano è per un 70% sostenuto dai consumi, che a questo punto sospettiamo siano già entranti in una fase di leggera contrazione: in effetti anche i risultati di Amazon, una perfetta cartina di tornasole per testare la propensione al consumo, confermano che il trimestre appena conclusosi non ha raggiunto il top delle aspettative riguardanti le vendite e pure quelle per il terzo trimestre sono già state riviste al ribasso dai vertici della società. Vedremo.





La disoccupazione è il vero cruccio della FED: sia le nuove richieste di disoccupazione sia quelle continue si sono presentate in leggero aumento. Negli USA ci sono 9.2 milioni di posti di lavoro aperti e 9.5 milioni di disoccupati che apparentemente non hanno fretta di trovare un posto di lavoro. Nel frattempo chi cerca manodopera è costretto ad aumentare la paga oraria con possibili ripercussioni sull'inflazione... La FED sta aspettando il mese di settembre per vedere se la fine degli aiuti economici, erogati ancora in molti Stati dell'Unione, convincerà molta gente a tornare a lavorare. Prima di allora non aspettiamoci nessuna mossa da parte della banca centrale americana.



Infatti mercoledì Powell, a margine dell'incontro della FED,  ha ribadito che nulla per il momento cambierà nella politica monetaria americana. Ammette che si sta iniziando a parlare di tapering ma solo marginalmente e soprattutto non preoccupano le spinte inflazionistiche che da tempo vengono bollate dalla FED come temporanee. Qualche analista comunque si sta chiedendo se la FED non stia sbagliando i suoi calcoli lasciando che l'inflazione si diffonda e costringendola, quando sarà troppo tardi, ad aumentare i tassi più di quanto sia ora necessario... l'osservazione ci pare pertinente.

Il rendimento del Treasury a 10 anni ha chiuso la sessione di venerdì a 1.22%, un rendimento che è più consono ad uno scenario di stagflazione (crescita dell'inflazione accompagnata da una stagnazione dell'economia) che non da uno scenario di crescita e inflazione fuori controllo. Se è vero che il mercato non sbaglia mai, dobbiamo stare in campana... 

  


Già che ci siamo diamo anche un'occhiata all'inflazione in Europa, che per quanto non abbia raggiunto i livelli di quella americana, si sta risvegliando...



Ma veniamo ai mercati azionari... Se il modello di NDR è corretto dovremmo iniziare, durante il mese di agosto,  ad osservare delle prese di beneficio anche importanti: stiamo parlando di una decina di punti percentuali che non son pochi. Come abbiamo visto in precedenza,  qualche elemento che ci suggerisce che la crescita potrebbe non essere più così esuberante l'abbiamo visto e rende lo scenario abbastanza verosimile. Diventa ancor più realistico se aggiungiamo qualche problema di crescita nei paesi in via di sviluppo e soprattutto il comportamento della Cina che sta cercando di controllare le grosse aziende tecnologiche con conseguenze non ancora facilmente prevedibili.

Ma attenzione: il modello di NDR è un modello, non oro colato...



...infatti riteniamo altrettanto importante seguire con attenzione cosa succede nella realtà e per il momento potremo dire che vi sarà una reale inversione di tendenza SOLO quando lo S&P500 comincerà ad evolvere SOTTO la linea rossa. Per il momento non è il caso, il trend rialzista è ancora in essere. E' comunque vero che la linea di supporto rossa non è molto lontana e basterebbero un paio di sedute piuttosto negative per trapassarla: quando questo avverrà vi aggiorneremo in tempo reale e vedremo cosa conviene fare. 

Sempre valida l'indicazione, per coloro che a questi livelli hanno un leggero mal di pancia,  di procedere, se non l'avete già fatto, a degli alleggerimenti. 



Il mercato svizzero ha una dinamica diversa da quello americano: qui il trend è laterale da almeno 6 settimane e dovrebbe continuare. Venerdi ha chiuso a 12'116 punti, quindi sopra la resistenza posta a 12080, ma pensiamo che non abbia la forza per andare oltre. Lo vedremo domani, in caso contrario vi avviseremo.