Pare che ci sia ancora un po' di confusione attorno al tema dell'efficacia o meno degli attuali vaccini nei confronti dell'ultima variante, la Omicron, che ha contribuito a tenere ben allegri i mercati di questa settimana. Infatti un dirigente di Pfizer si sarebbe sbilanciato nell'affermare che la sua azienda si dice fiduciosa che il suo vaccino funzionerebbe (il condizionale è ancora d'obbligo...) anche nei confronti della temuta nuova variante, ma gli ha fatto da contrappunto il CEO di Moderna che ha dei dubbi sulla reale efficacia del suo vaccino. Ecco in parte spiegata la volatilità di questa settimana.
Dovremo attende ancora un po' prima di avere delle certezze e quindi anche noi sospendiamo qualsiasi giudizio in merito ed attendiamo di vedere cosa gli scienziati ci diranno, ma prima o poi dovremo tornare ad occuparci anche di dati fondamentali e di finanza. Anzi, facciamolo subito.
Mentre stiamo scrivendo stiamo aspettando con una certa curiosità i dati USA delle 14:30 (ve ne daremo conto qui sotto appena saranno pubblicati) ed i nuovi posti di lavoro e gli eventuali aumenti dei salari orari sono quelli che più ci interessano, soprattutto in ottica "inflazione futura", dove probabilmente si concentrerà il dibattito una volta chiarita l'efficacia dei vaccini.
Siamo andati a rinfrescare un po' i grafici che ci aiutano a capire meglio come si stanno comportando le varie componenti del processo inflattivo.
Come è noto, una delle componenti che maggiormente incide sull'aumento dei prezzi è il costo dell'energia...
L'indice Bloomberg Energy a livello mondiale è già da qualche tempo che è in fase di correzione: dal picco di settembre c'è stata una diminuzione del 9%...
...e lo stesso dicasi per l'indice Bloomberg Commodities che ha subito una contrazione simile. E' abbastanza significativo che al riacutizzarsi delle problematiche legate al Covid (e non stiamo parlando solo di Omicron) il processo di crescita economica tende a rallentare. La qualcosa ci pare normale.
Se i costi energetici e i costi delle materie prime si sono presi una pausa di riflessione, il Baltic Dry, che misura l'attività del trasporto via nave, sta invertendo la tendenza ed ha ripreso a salire: essendo questo indice di natura anticipatrice possiamo dedurre che, dopo lo stallo che ha messo una buona parte dell'industria in difficoltà, il traffico navale si sta riprendendo e questo è un buon segnale.
In sostanza ci aspettiamo che le prossime rilevazioni ci mostreranno un'inflazione in leggero calo... ma mancano due minuti alla pubblicazione degli NFP e delle paghe orarie: vediamo se ci suggeriranno un altro scenario...
Sorpresa! Si aspettavano 536 mila nuovi posti di lavoro ed invece ne hanno creati solo la metà... dopo la fine dei sostegni statali, gli analisti pensavano che la gente si sarebbe rimessa a lavorare ma non sembra il caso...
...ed anche le paghe orarie YoY sono salite meno del previsto! Quindi mediamente il lavoratore americano guadagna un pelino in meno rispetto al mese di ottobre.
Prime considerazioni: costi energetici al ribasso, quello delle materie prime idem ed ora possiamo aggiungere una creazione di posti di lavoro modesta conditi da salari orari in leggero ribasso se ne deduce che siamo legittimati ad attenderci una minore pressione inflazionistica e questo con ogni probabilità potrebbe anche indurre la FED ad assumere un atteggiamento meno rialzista nei confronti della sua politica monetaria.
Lo sapremo con certezza alla metà di questo mese ma siamo certi che il dibattito partirà già da oggi e ci accompagnerà per tutta la prossima settimana.
...la reazione del dollaro...
....e quella dell'euro sono sintomatiche: il dollaro, che scontava già un restringimento della politica monetaria, si è subito indebolito, mentre l'euro, che vede lo spread contro la valuta americana ridursi, si sta apprezzando.
E' abbastanza probabile che questo scenario (non proprio attesissimo) potrà piacere alle borse. Lo SMI infatti sta cercando di superare la resistenza a 12'270 punti e comunque si mantiene ben lontana dall'importante supporto posto a 12'080 punti. Ce n'è abbastanza, Omicron permettendo, da farci sperare in un mini rally natalizio...
Buon fine settimana!
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