Come promesso, eccovi qualche breve informazione a complemento di quanto già scritto venerdì.
La buona notizia è che Omicron (così hanno battezzato la nuova variante del Covid) sembra essere meno pestilenziale del previsto anche se dimostra di essere piuttosto desideroso di espandersi velocemente. I sintomi, contrariamente a quanto diramato venerdì scorso, non sembrano particolarmente aggressivi ma non per questo dobbiamo rilassarci troppo e bearci per lo scampato pericolo.
La brutta notizia è che ci vorranno parecchi giorni per sapere se gli attuali vaccini saranno efficaci e perciò, fino a quando non ne avremo la certezza, dovremo convivere con mercati dall'accentuata volatilità. Peccato, speravamo di arrivare a fine anno senza dover incrociare le dita ma temiamo che non sarà così...
Ma guardiamo come stanno reagendo i mercati.
Il nostro SMI, dopo essersi adagiato sulla media mobile dei 100 giorni (linea verde), oggi ha tentato di superare la resistenza a 12'270 punti ma senza un'aiutino che dovrebbe arrivare fra un'oretta dagli USA (venerdi erano a metà servizio ) non sarà facile andare oltre. C'è di buono che a livello di RSI ci stiamo riportando in zona neutra e questo potrebbe darci l'opportunità di rientrare, ma non abbiamo una gran fretta di farlo...
L'Europa è forse quella che ha reagito peggio alla nuova variante... E' partita in gap venerdi e per non farsi mancare proprio nulla è andata a visitare la media mobile dei 200 giorni per poi tentare oggi un recupero non facile. Bisognerà fare i conti anche con l'inflazione tedesca che è appena stata pubblicata: si è passati da un +4.5% di ottobre all'attuale +5.2% (atteso +5%) segno che per il momento di inflazione passeggera non si può parlare. Forse ci potrebbe pensare Omicron a raffreddare gli animi ma solo se gli attuali vaccini non saranno efficaci... Nel frattempo non vorremmo essere nei panni di Lagarde che dovrà vedersela con i Falchi della BuBa.
Come detto venerdì l'America era aperta solo metà giornata e questo ha contribuito a ridurre le perdite che sono state circa la metà di quelle europee. In questo momento i futures sono leggermente positivi e con ogni probabilità gli investitori americani possono tirare per il momento un sospiro di sollievo... E' probabile che il loro indice di riferimento resterà sopra tutte e 3 le medie mobili.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è coerentemente sceso e probabilmente per un po' resterà a questi livelli; non sarebbe sorprendente vedere un' ulteriore diminuzione: a quanto pare l'apparizione della variante Omicron ha ridotto del 10% le probabilità di un aumento dei tassi americani previsti a partire dal secondo semestre...
...di conseguenza l'euro ne ha approfittato per guadagnare una trentina di basis point contro dollaro...
...anche se contro franco svizzero, senza un intervento deciso della nostra banca nazionale , non c'è verso di cambiare rotta.
Riassumendo: per il momento la situazione non è bellissima ma non è ancora arrivato il momento di panicare e speriamo che non arrivi mai la brutta notizia riguardante l'inefficacia dei vaccini... Nel frattempo Pfizer e BioNTech stanno già lavorando per adattare i vaccini alla nuova situazione: si stima che necessitano di un centinaio di giorni per arrivare ad un risultato accettabile. A questo punto non ci rimane veramente altro che incrociare le dita e sperare che gli attuali vaccini siano efficaci... 100 giorni di incertezza non son pochi!
To be continued...
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