domenica 21 aprile 2024

Siamo in correzione

Nota introduttiva. 

Appunti Finanziari è nato durante il periodo del Covid e doveva durare il tempo di una pandemia... Non è stato il caso ed oggi il blog ha, con nostra grande sorpresa, un numero dei lettori  in costante crescita.  

Non vi nascondiamo che in primis Appunti Finanziari lo scriviamo per noi stessi in quanto ci obbliga a riflettere e ad avere una linea di condotta che vogliamo seguire con coerenza.  Poi sappiamo che viene letto da chi fa il nostro stesso mestiere ma è apprezzato (così ci dicono) soprattutto da chi non ha fatto della finanza il suo lavoro. Quest'ultima categoria è ovviamente la più numerosa e proprio da essa ci sono giunte alcune apprezzate critiche che non vogliamo ignorare. 

Due in particolare sono quelle che ci hanno colpito: scriviamo troppo e sopratutto non c'è un grande interesse per i dati macro economici con i quali spesso apriamo i nostri interventi. Apprezzati sono invece i grafici (borse, tassi e valute) in quanto sono immediati e valgono più di mille parole.

Abbiamo in effetti strutturato i nostri interventi con l'intento di fondere l'analisi fondamentale (quella dei numeri tanto noiosi) con l'analisi tecnica (quella che analizza i grafici). Di norma tra analisti fondamentali e quelli tecnici non tira una bell'aria e spesso sono in conflitto tra di loro. Noi siamo invece dell'idea che le due discipline possono tranquillamente coesistere e l'una è a complemento dell'altra. 

Ma non siamo insensibili alle critiche e stiamo cercando di ristrutturare Appunti Finanziari in modo tale che sia più flessibile evitando che dobbiate leggere cose che non vi interessano.  Speriamo di essere pronti per la prossima settimana (abbiamo qualche piccolo problema tecnico e se c'è un informatico all'ascolto sarebbe molto gradito si ci può contattare...)

Ovviamente già che siamo in ristrutturazione potete inviare le vostre critiche e i vostri consigli semplicemente replicando alla mail con la quale vi avvisiamo che abbiamo pubblicato AF. Grazie per il vostro aiuto!

Sullo scrivere meno ci proviamo ma essere brevi e concisi è un dono... non sarà facile ma ci vogliamo provare fin da subito:

 Non è stata una settimana facilissima per tutti i mercati e i motivi, sempre gli stessi, sono facilmente riassumibili:

  • La situazione geopolitica non aiuta: per il momento, soprattutto in Medioriente, per fortuna si è ancora nella fase dello "scambio di cortesie" e se dovesse continuare così ben presto questi eventi ce li ritroveremo nelle pagine interne dei giornali. Ma bisogna ammettere che basta, anche solo per errore, bombardare l'obiettivo sbagliato e ci ritroveremo  nel bel mezzo di una guerra vera e propria.
  • Questo il mercato lo sa e resta vigile: il VIX è oramai da più di due settimane costantemente in zona 18-20, diciamo che è in pre-allarme, ma basta veramente poco per spedirlo in direzione del 30 e oltre con tutte le conseguenze negative del caso.
  • Oramai è chiaro a tutti che le previsioni per i tagli ai tassi di inizio anno erano troppo ottimiste: oggi sono prezzati, entro 12 mesi,  2 tagli in USA, 4 in Europa e 2 in Svizzera. Ovviamente il mercato obbligazionario non ha gradito e quello azionario pure.
  • I rendimenti dei Treasury americani continuano, e non può essere altrimenti, ad essere molto alti. Quello a 2 anni è praticamente inchiodato al 5%. Ricordiamoci che l'ipotesi che si possa assistere addirittura ad un aumento dei tassi in America non la possiamo scartare...
  • La stagione degli utili del primo trimestre, avviatasi la scorsa settimana negli USA, è in pieno svolgimento e come al solito non sono i risultati ad essere deludenti ma le aspettative espresse dai CEO e CFO per il futuro prossimo. Cominciamo a pensare che parecchi di questi outlook  negativi siano dei tentativi legalizzati di manipolare il mercato... a pensar male ogni tanto ci si azzecca.
  • Tecnicamente parlando, quando vedi dei trend azionari che hanno dei canali ascendenti che assomigliano a delle pareti di sesto grado, è ovvio, anche a chi di analisi dei grafici ne capisce poco, che non si può continuare all'infinito senza prima o poi incappare in una (sana) correzione; è quello che sta capitando adesso. 
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Ma veniamo ai mercati iniziando da quelli obbligazionari:


L'indice total return di Bloomberg  delle obbligazioni in dollari continua ad accumulare perdite. Se si dovesse far strada con convinzione l'idea che di tagli ai tassi quest'anno non ne vediamo, temiamo che non sia finita qui...



Più stabile la situazione per le obbligazioni in Euro: i 4 tagli attesi aiutano... siamo comunque nelle mani della Lagarde e vedremo a giugno come intende muoversi.

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Settimana molto complicata per le borse:


Purtroppo la rottura del canale ascendete dello S&P500 (+4.14% ytd)  ravvisata la scorsa settimana è stata palesemente confermata: siamo andati sotto i 5000 punti (più che altro una soglia psicologica) e ci siamo fermati in prossimità della media mobile dei 100 giorni (linea verde) che dovrebbe fare da supporto. 
Malauguratamente questa settimana i livelli di RSI se li è mangiati la stampante e non sono disponibili ma siamo per tutti  mercati in una situazione molto più confortante... stiamo passando da un ipercomprato al suo opposto e quindi più che vendere prendiamo ora in considerazione l'opportunità di eventualmente fare degli acquisti. 


Ned Davis ed il suo algoritmo avevamo già messo in conto una correzione per il mese di maggio che avrebbe riportato lo S&P500 quasi ai valori di inizio anno. Il movimento è in atto e la situazione geopolitica (difficilmente prevedibile dal modello...) ha anticipato le tempistiche... C'è da sperare che valga lo stesso  ragionamento per la ripartenza prevista per il mese di giugno. Vedremo.





Fa decisamente più impressione la correzione subita dal Nasdaq (+1.80% ytd) che questa settimana ha lasciato sul terreno qualche cosa come 5.95 punti percentuali ed in poche sedute si è praticamente mangiato quasi tutto il rialzo da inizio anno. E' stata senz'altro una notevole correzione e temiamo che tecnicamente il ribasso possa continuare fino al raggiungimento dei 14'800 punti (non siamo lontanissimi).
A pesare su questo indice sono stati (ma non solo) i Magnifici 7 (a destra nella tabella la performance ytd) :




Venerdì Nvidia ha lasciato sul posto il 10% solo lei e anche le altre non hanno brillato. Tesla soprattutto si sta leccando le ferite inferte dalla guerra fratricida tra produttori di auto elettriche (soprattutto cinesi) che pur di vendere stanno abbattendo i prezzi con evidenti ripercussioni sui margini di guadagno. Pure Apple quest'anno non brilla più di tanto, anzi, mentre Meta sembra essere una di quelle società che con l'Intelligenza Artificiale andranno a nozze, buon per lei.
Anche per quanto riguarda questo indice incominciano ad essere interessati ad eventuali rientri, ma non c'è fretta.



Tutto sommato la correzione in Europa c'è ma la si stente meno: l'Eurostoxx50 (+8.77%ytd) ne aveva bisogno e non ci spaventiamo più di tanto anche se la media dei 50 giorni sul quale si è adagiato non dovesse reggere. Fino a 4'750 punti il ribasso è salutare poi deve arrivare un rimbalzo...




Anche lo SMI (+1.42% ytd) non è stato immune dalla correzione: sale con grande fatica ma quando c'è da scendere non si fa pregare. Soprattuto venerdì ha fatto un movimento notevole e per fortuna è riuscito a chiudere in prossimità del supporto degli 11'290 punti che deve essere difeso a tutti i costi... Il minimo che possiamo dire è che allo stato attuale non è un mercato facile da interpretare.

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Quando le tensioni geopolitiche si fanno sentire la tendenza del franco svizzero è quella di salire: venerdì le fluttuazioni sono state più ampie di quello che avevamo previsto ed il dollaro per un istante è andato a far una visita ai 90 centesimi per poi chiudere leggermente sopra i 91. Restiamo comunque convinti che il dollaro rimarrà forte ed abbiamo sempre i 92 centesimi nel nostro mirino...



Lo steso vale per Euro/dollaro: 1.0550 non è lontano poi, una volta raggiunto quel livello vedremo se la valuta americana avrà la forza di andare oltre... ma quella è un'altra storia.



Dobbiamo ammettere che i movimenti ( e questo vale anche per la borsa) di venerdì facciamo fatica a comprenderli: anche per euro/franco abbiamo perso 100 bps per poi recuperarli tutti nel finale... siamo ora adagiati sul supporto dei 97 centesimi e lì dovremo restarci.



 Un'occhiatina all'oro dobbiamo darla: sta flirtano con i massimi storici da un po' di giorni ma quel che più ci stupisce è che la sua quotazione sta sfidando tutte quelle che sono le classiche regole che di norma contribuiscono alla formazione del suo prezzo: quando i tassi sono alti ( e sul dollaro lo sono) e la valuta americana si apprezza, di norma la quotazione dell'oncia d'oro dovrebbe andare esattamente nella direzione opposta... ma non sta succedendo...  su questa cosa dobbiamo meditare (e pure molto...).


Godetevi la domenica! (e non pensate troppo all'oro...)


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