martedì 30 giugno 2020
Fine trimestre
Pare proprio che non ci sia la possibilità di toglierci di mezzo questo spostamento laterale dello SMI (che caratterizza quasi tutti gli indici principali). E' vero che uno spostamento di questo tipo non ci crea troppi problemi, ma va pure detto che la performance dei nostri depositi langue. Non siam messi malissimo, soprattutto se pensiamo allo stato dell'economia reale, ma insomma, abbiamo ancora un meno davanti che disturba...
A proposito di economia reale, stiamo arrivando di gran carriera alla fine del secondo trimestre e non vi nascondiamo che siamo molto curiosi di verificare quanto grave sia il paziente. Fra qualche giorno inizieranno le pubblicazioni dei dati societari e forse potremo fare un primo check up da ripetersi poi, ben più importante, con quanto risulterà dal terzo fondamentale trimestre.
Operativamente parlando se l'indice continua ad evolvere tra i 10'000 e 10215 punti terremo semplicemente le posizioni sotto controllo, pronti ad aumentarle con giudizio sopra la resistenza e a vendere con una certa decisione se sfondiamo i 10'000.
Le valute segnalano comunque un certo nervosismo con un rafforzamento generale del CHF, notoriamente valuta rifugio per eccellenza, alla quale si affianca l'oro, che per quanto abbia momentaneamente smesso di salire velocemente, si mantiene sempre ad una quota molto elevata e i 1800$ l'oncia sono a portata di mano. Come detto più volte, chi ha oro se lo tenga... per il momento.
giovedì 25 giugno 2020
Correzione salutare, per il momento...
Qualcuno ci ha chiesto se è arrivato il momento di alleggerire se non addirittura di vendere una buona parte delle azioni e mettersi in sicurezza.
Difficile rispondere in maniera univoca: tecnicamente ci vien da dire che questa correzione era attesa (da troppi giorni si cercava di trovare la forza per superare con convinzione la resistenza a 10215 senza successo...) ed ora ci troviamo nella terra di nessuno ovverosia equidistanti da supporto e resistenza statici. Quello che possiamo confermare è che per il momento lo spostamento laterale continua e non diremmo che a tutti i costi bisogna uscire a piene mani. Magari una sforbiciata ai titoli secondari del portafoglio la si può dare ma i difensivi si possono tenere.
Certo che di motivi per far nascere nelle nostre menti qualche preoccupazione non mancano:
- Il covid nel mondo non molla la presa e soprattutto nelle Americhe la situazione non è del tutto confortante, anzi...
- I dazi di Trump ogni tanto fanno capolino nelle cronache finanziarie e danno fastidio.
- La Germania sta vivendo proprio in questi giorni il suo piccolo scandalo finanziario grazie alla Wirecard che a giorni dovrebbe inoltrare domanda di insolvenza... Tutti a preoccuparsi per la tenuta delle banche Italiane/Spagnole e poi vieni fregato da un tedesco... è il mondo che va all'incontrario e sarà forse una delle eredità più pesanti che ci lascerà la pandemia...
- A proposito di salvataggi eccellenti: che ne dite di Lufthansa? Dopo un po' di studiata melina, tanto per gettare un po' di polvere negli occhi degli investitori, anche il miliardario che tiene la compagnia per... le ali... si è deciso a mollare la presa e benedire l'arrivo di 9 mia di finanziamenti statali. Per essere un paese frugale, niente male!
martedì 23 giugno 2020
Divergenze
Sono molti gli appelli che arrivano dagli analisti che tentano di metterci sull'attenti di quanto sia ampio il divario tra la realtà dell'economia e quello della finanza che sembra stare su un altro pianeta.
Che ci sia qualche cosa di strano l'hanno oramai capito tutti e l'immensa marea di liquidità che sta invadendo il mercato non fa altro, esaurito il bacino di contenimento del reddito fisso, che riversarsi nelle borse di mezzo mondo, distorcendo probabilmente non di poco la realtà.
Noi ne prendiamo atto ma NON possiamo ignorare il trend dei mercati che continuano a salire: magari con minor convinzione ma la direzione, fatto salvo qualche benefica correzione, è quella all'insù. Noi nel mercato ci restiamo fino a quando, come detto più volte, non abbiamo l'evidenza di un cambiamento duraturo del trend.
Si parlava molto di ripresa a V a U a W, ma a noi sembra molto che per il momento il mercato stia disegnando una nuova figura che assomiglia alla radice quadrata: francamente non abbiamo ancora bene in chiaro cosa voglia significare, ma la cosa sta diventando ogni giorno che passa sempre più curiosa e non disperiamo di venirne a capo.
Scherzi a parte da qualche giorno stiamo testando la resistenza a 10215 punti e si fa fatica ad andare oltre, ma forse i PMI europei di stamani, decisamente buoni, possono aiutare nei prossimi giorni a fare un ulteriore salto che porterebbe la nuova resistenza statica a 10500 punti. Vedremo...
mercoledì 17 giugno 2020
Covid19: occhio alla Cina!
lunedì 8 giugno 2020
Segui il trend...
La scorsa settimana borsistica è stata tutt'altro che una noia e dopo un periodo di spostamento laterale, che ha contraddistinto un po’ tutte le borse, si è ritornati a salire anche con una certa prepotenza.
Ovviamente sono stati soprattutto i ciclici e le azioni
ritardatarie a trainare il rialzo e con la settimana entrante, dopo la
pubblicazione dei dati sulla disoccupazione USA di giovedi e venerdi e la
conseguente reazione in borsa, ci stiamo chiedendo come potrà andare avanti.
Come ben sapete noi cerchiamo di seguire il trend e fino a quando non ci saranno segnali di inversione non abbiamo intenzione di vendere: “the trend is your friend” e questa è la banale quanto efficace regola numero uno di tutti gli analisti tecnici. Regola che ovviamente non abbiamo intenzione di eludere…
· I dati economici sono fondamentali per comprendere l’evoluzione di questo mercato: soprattutto il tasso di disoccupazione è importante per intuire quali potrebbero essere le evoluzioni future dei consumi e la conseguente spinta inflazionistica che ne potrebbe (o forse no) derivare. Certo che il dato di giovedì sui nuovi disoccupati ha stupito un po’ tutti: 2.5 mio di nuovi posti non erano minimamente attesi! Vediamo nelle prossime settimana se qualche altro indicatore ci saprà sorprendere.
· Pare che non vi siano troppe alternative all’investimento azionario. E’ vero che per chi vuol prendersi dei rischi il comparto degli high yield qualche soddisfazione la può dare, ma noi siamo della vecchia scuola e i rischi, di norma, pensiamo si debbano prendere in borsa; ci risulta che sono ancora in molti a non aver approfittato del recupero e che potrebbero essere tentati di partecipare alla festa alimentando la crescita...
· I tassi a nostro giudizio staranno bassi per lungo tempo; con tutti i debiti che i Governi stanno facendo, anche se dovesse esserci qualche accenno di inflazione crescente (la grande assente di questi anni ) vediamo male un deciso rialzo dei tassi guida.
· Non da ultimo per importanza, dobbiamo considerare la possibilità che un vaccino o una terapia farmacologica che combatta il covid19 possa essere una realtà in tempi più brevi del previsto e contribuirebbe a ridurre le paure legate alle ricadute e relativi periodi di lockdown che sarebbero letali per i mercati.
· Partiamo proprio da una nuova ed inattesa ondata di contagi che potrebbero aver bisogno di un nuovo lockdown. Sarebbe deleterio. Comunque per il momento la ripresa, anche se solo parziale, della mobilità (per lo meno in Europa) non sembra che sia accompagnata da un aumento significativo dei contagi. Con il passare dei giorni e delle settimane vedremo se questa percezione sarà supportata anche dalla statistiche.
· Il rialzo dei mercati azionari di queste ultime settimane ha spinto i valori borsistici a livelli non facilmente sostenibili se non accompagnati da una reale ripresa degli utili societari: un primo test importante coinciderà con la pubblicazione ai primi di luglio dei dati del secondo trimestre e se quest’ultimi, attesi ovviamente pessimi, saranno comunque meno disastrosi del dovuto potremmo avere una gradita sorpresa. La prova del nove comunque l’avremo con la pubblicazione del terzo trimestre ma dovremo aspettare il mese di ottobre (e nel frattempo di contrattempi ce ne possono essere parecchi…).
· Osserviamo con una certa apprensione la diatriba tra Cina e USA e saremmo veramente preoccupati se dalle minacce legate all'introduzione dei dazi, che hanno per il momento un sapore più elettorale che altro, si passasse alla reale applicazione degli stessi.
· Già che abbiamo menzionato le elezioni americane di novembre, registriamo a tal proposito una perdita di consensi dell’attuale presidente e che da una rielezione quasi certa si è passati ad uno scenario meno chiaro e cristallino… è ancora troppo presto per fare previsioni e quindi per il momento ci limitiamo a questa segnalazione senza entrare troppo nel merito delle sue conseguenze.
venerdì 5 giugno 2020
+ 2.5 mio!
Che dire? continua il momento magico dei mercati azionari (ma non so quelli a dir la verità) che si stanno portando con una certa sorprendente velocità verso lo zero cosmico per poi emulare il NASDAQ... almeno questo è quanto è dato da vedere.
SMI e S&P sono da giorni ben pagati, mentre il DAX ci ha impiegato meno di 4 giorni lavorativi a recuperare il gap con i primi due, spronato ieri dai colpi di bazooka della BCE.
La Francia arranca ma pensiamo che sia il prossimo mercato a dover mettere il turbo: non ci sono titoli che ci piacciono in modo particolare e quindi noi ce lo giocheremo con l'acquisto di un semplice ETF.
Sono settimane che gli analisti e noi, anche se analisti non siamo, stiamo mettendo sull'attenti chi ci legge e non manchiamo di evidenziare il gap sempre più macroscopico che si sta formando tra l'economia reale e la finanza: i due soggetti non suonano la stessa musica e stanno evidentemente eseguendo spariti notevolmente diversi...
Ma c'è anche un detto in borsa che dice, un po' spavaldamente, che "il mercato non sbaglia mai" e a giudicare dai dati sulla disoccupazione usciti oggi pomeriggio negli USA, ci verrebbe da dire che in effetti, il famigerato mercato, ci ha visto lungo: nelle ultime settimane eravamo abituati ad annotare la creazione di camionate di disoccupati e anche questo venerdì eravamo pronti a numeri che, come anticipato da Bloomberg, dovevano nuovamente sfiorare i 7.5 mio di nuovi senza lavoro, ma la realtà è ben diversa e a sorpresa ci sono 2.5 mio di occupati in più! Insomma la disoccupazione generale era attesa ad un -15% ma in realtà è "solo" del 13.7... A quanto pare la macchina economica americana si è rimessa in moto già nel mese di maggio.
Una rondine non fa primavera? giusto, ma 2.5 mio di nuovi posti di lavoro stanno rilanciando i futures sul Dow e lo S&P e l'Europa segue. Un po meno il Nadaq: forse i tecnologici si stanno prendendo una giusta pausa... l'attenzione di questi giorni è sui ritardatari...
Buon week end!
giovedì 4 giugno 2020
BCE
Per quest'anno, purtroppo, si parlerà solo di contrazione del PIL Europeo e la ripresa, pandemia permettendo, sarà solo per il 2021. Non ci sono in vista riacquisti di obbligazioni spazzatura (problema decisamente minore rispetto a quello americano dove la FED deve per forza intervenire), e non si è detta preoccupata più di tanto della sentenza della corte tedesca emessa lo scorso mese: "si dice fiduciosa di trovare una buona soluzione". Speriamo...
La reazione dei mercati si è vista soprattutto in ambito forex: dollaro giù a 0.9567 contro chf e debole pure contro euro a 1.1345; Euro/chf in buona ripresa a 1.0856 e lo slancio potrebbe portarlo a breve a ridosso del 1.09.
Borse in pausa di riflessione: ci voleva proprio. Bello vederle salire ma il troppo storpia e una mini presa di beneficio non fa che del bene... vedremo nei prossimi giorni/settimane se la marea di liquidità che verrà iniettata nei prossimi 12 mesi verrà assorbita, come pensiamo, dai mercati azionari.
Ciò non toglie che seguiamo sempre con attenzione il trend e se vi fossero segnali d'inversione ve lo segnaleremo (....possibilmente per tempo...)
Buona serata!
mercoledì 3 giugno 2020
Ipercomprato in arrivo...
martedì 2 giugno 2020
Smi: rottura confermata
Come avevamo indicato sono soprattutto i valori legati al mondo dell'auto, delle assicurazioni e del tempo libero che stanno correndo e noi siamo solo che contenti.
Non vi nascondiamo che qualche timore per quanto sta succedendo negli USA l'abbiamo e tanto per avere informazioni di prima mano, nel primo pomeriggio abbiamo interpellato i nostri contatti che ci confermano quanto segue:
1) E' chiaro che la disparità tra bianchi e neri è un problema secolare ben lungi dall'essere risolto: gli eventi di questi giorni ne sono la prova. C'è da chiedersi se mai si troverà una soluzione ad un problema simile e in cuor nostro conoscete anche voi, purtroppo, qual'è la risposta...
2) Il lockdown non è stato vissuto da tutti nello stesso modo ed indubbiamente per le fasce più disagiate della popolazione l'isolamento non è stata una passeggiata di salute: le dimostrazioni e gli assalti ai negozi di questi giorni fungono da valvola di sfogo.
3) Trump in questo frangente, bisogna ammetterlo, più che calmierare la situazione la sta portando ad un livello superiore incitando i governatori all'uso della forza militare per sedare gli animi. Par di vedere l'establishment cinese fregarsi le mani... che assist!
4) Non scordiamo che in un batter di ciglia l'economia americana ha creato oltre 30 milioni di disoccupati e a noi suonava strano che nessuno se ne preoccupasse!
In conclusione: i disordini non sono da sottovalutare ma potrebbero essere di breve durata (diciamo ancora una settimana); il procrastinarsi di queste sommosse per un periodo di qualche settimana potrebbe invece costituire una parziale minaccia per l'avvio di una "fase 2" e relativa ripresa a V dell'economia che a quanto pare è lo scenario che i mercati danno per scontato.
Affaire à suivre (con attenzione...)