Manca poco alla fine del primo trimestre e vogliamo approfittarne per portarci un po'a vanti con i lavori e fare con voi un piccolo punto della situazione e provare ad immaginare cosa ci aspetta per il secondo trimestre di questo 2021.
Per quanto riguarda le borse, salta all'occhio la modesta performance del Nasdaq (+0.69% ytd) che ci aveva abituati a ben altri numeri. Modesta la performance della borsa svizzera (+3.81%) che, nota per il suo carattere difensivo, è la peggior a livello europeo; persino sotto il FTSE 100 (+4.09%) che non ha ancora finito di scontare la Brexit. Sul fronte asiatico è la Cina che paga pegno: dopo un inizio d'anno al fulmicotone e relativo rilassamento dopo il capodanno cinese, pare stia trovando un supporto in questi giorni (per chi è rimasto fuori da questo mercato e ci vuol entrare potrebbe essere il momento giusto...).
Insomma, l'aria che si respira in borsa, salve eccezioni, non è poi così male e a contribuire a renderla respirabile ci hanno pensato da una parte l'arrivo dei vaccini e dall'altra la garanzia di aiuti molto consistenti, sia da questa parte dell'Atlantico che dall'altra. E' vero che non è tutto oro quello che luccica: la campagna vaccinale in europa poteva essere gestita meglio, me è altrettanto vero che si doveva tenere in linea di conto che i vaccini prima di distribuirli bisogna produrli e per le quantità necessarie ci vogliono mesi: abbiamo fatto finta di non saperlo ed ora abbiamo l'impressione di essere terribilmente in ritardo sulla tabella di marcia. Se poi parliamo degli aiuti finanziari sappiamo tutti che una volta deciso il da farsi, l'iter, prima di passare alla cassa, è ancora molto lungo ed anche in questo caso i tempi ci appaiono biblici. Ma gli aiuti arriveranno e da qui deriva pure il cauto ottimismo delle borse.
Da un punto di vista tecnico ci sono una buona serie di dati macro che hanno virato sul verde partendo dai PMI di mezzo mondo che certificano una ripresa imminente, alla disoccupazione che per quanto ancora elevata migliora, alla revisione al rialzo dei PIL con in testa quello americano che quest'anno, FED dixit, potrebbe raggiungere il 6.3% e per una volta, dopo tanto tempo, anche gli americani potranno sentirsi un po' cinesi con buona pace per il loro ego.
Quello che ci ha un po' sorpreso e che potrebbe creare qualche problema agli amanti del reddito fisso, sono i movimenti rialzisti che coinvolgono le rese a medio e lungo termine. Una su tutte quella del Treasury americano a 10 anni che a partire da inizio febbraio si è impennata e con ogni probabilità raggiungerà il valore che aveva pre-pandemia dove si navigava attorno al 1.8%-2% . Le aspettative di una crescita robusta in america hanno rilanciato i timori inflazionistici e per quanto la FED si è prodigata a gettare acqua sul fuoco non è evidentemente riuscita a convincere gli investitori che riuscirà a mantenere i tassi invariati fino alla fine del 2023. Questo è bastato ad alimentare il rialzo e a dar fastidio al Nasdaq ed alle sue sovente iper-indebitate società (ecco spiegata la debole performance dell'indice ytd).
Se ad inizio anno erano in molti a perpetuare la debolezza del dollaro, il rialzo delle rese ha scompaginato le previsione e per il momento abbiamo un dollaro che si è rafforzato a 0.94 centesimi (1.1785 contro euro) ben lontano da quel 0.87 centesimi previsto da UBS per fine 2021 (ma con UBS faremo i conti a fine anno...). Dicasi lo stesso per euro/chf che attorno agli 1.11 non lo si vedeva da tempo...
Ma cosa dobbiamo aspettarci per il secondo trimestre? Vi ricordate il nostro post del 9 gennaio? Vi avevamo proposto quanto Ned Devid (NDR) aveva elaborato per quest'anno. Siamo a fine trimestre e diremmo che è arrivato il momento di vedere se il suo algoritmo funziona.
NDR ammonisce: "Trend is More Important Than Level" ed in effetti non possiamo pretendere che alla linea scura, che rappresenta il movimento previsto dello S&P 500, si sovrapponga alla linea arancione che è l'evoluzione effettiva dell'indice americano fino al 25 marzo; ma lo spostamento (il trend) delle due linee è sorprendentemente simile.
Se NDR ha ragione, il mese di aprile sarà positivo, pausa di riflessione ai primi di maggio e seguirà una decisa fase rialzista che si concluderà in piena estate.
Come abbiamo detto, grazie ai vaccine e alle generose iniezioni di liquidità, lo scenario disegnato da NDR non è assolutamente da escludere e quindi noi, nel mercato azionario, ci restiamo ancora per un po' o per lo meno fino a quando la ragione e/o qualche evento inaspettato ci diranno che è meglio portare a casa gli utili.
Scommettiamo che vi piacerebbe sapere come NDR vede il Nasdaq.... eccovi serviti:
Nel caso del listino tecnologico americano il modelle di NDR funziona ancora meglio e la sovrapposizione delle due linee è quasi perfetta... come si dice sempre in questi casi "le performaces passate non sono una garanzia per le performances future" ma se il modello previsionale è valido, e quello di NDR sembra esserlo, perché no? Con questo non vogliamo assolutamente farvi fare il passo più lungo della gamba e quindi NON snaturate la vostra propensione al rischio.
Nessun commento:
Posta un commento