venerdì 24 settembre 2021

Fed dot plot

FOMC Dot Plot: 17 marzo 2021 


                                                       FOMC Dot Plot: 22 settembre 2021 

 Tutta l'attenzione questa settimana era rivolta in direzione della FED e del discorso di mercoledì di Powell che avrebbe anche potuto sancire l'inizio del tapering  che in realtà verrà annunciato probabilmente alla fine della prossima riunione prevista ad inizio novembre. Insomma, ha guadagnato ancora un mesetto abbondante prima di iniziare la riduzione degli acquisti obbligazionari. Dai dot plot qui sopra pubblicati, si evince che in sei mesi la narrativa della FED è parecchio mutata ed il messaggio che ci arriva abbastanza forte e chiaro concerne la dinamica dei tassi ed un loro aumento che potrebbe materializzarsi anche prima del previsto, diciamo magari già verso la fine del 2022 (una cosa poco probabile a marzo) per essere praticamente certa nel 2023 dove quasi tutti i membri del direttorio prevedono una serie di rialzi. 

Intendiamoci, un rialzo dei tassi non è necessariamente un dramma, ed infatti il mercato in questo momento sembra apprezzare il fatto che la FED sta dando l'impressione di avere l'inflazione sotto controllo così come è molto tranquillizzato da un  programma di riduzione della liquidità che sarà attuato con la dovuta gradualità (termine giugno 2022) dando il tempo agli investitori di digerire il processo evitando così dannosi eccessi di volatilità. Insomma, grosse soprese che spaventano i mercati non ce le aspettiamo.


Durante la settimana abbiamo visto lo S&P500 forare la media mobile dei 50 giorni dando il via ad una correzione di pochi giorni che avremmo forse voluto vedere un pochettino più consistente, tanto per togliere un po' di tensione ulteriore sull'indice: probabilmente il 5% dai massimi è troppo poco per scongiurare future correzioni di una certa entità, soprattutto dopo i rimbalzi degli scorsi giorni che hanno riportato le quotazioni nuovamente sopra le media mobile.


 

Il movimento del nostro indice è da manuale di analisi tecnica: avevamo previsto un ritracciamento del 50% del movimento rialzista che indicava gli 11'750 punti quale obiettivo, obiettivo che in effetti è stato raggiunto dando poi il via ad un rimbalzo che sta riportando l'indice verso i 12'080 punti.

Purtroppo stamani è arrivata la notizia che Evergrande, uno dei giganti dell'immobiliare cinese indebitato per 300 miliardi di $ e che naviga in pessime acque, malgrado i messaggi tranquillizzanti dei giorni scorsi NON ha ancora pagato gli 85 milioni di interessi legati ad una sua obbligazione con scadenza 23.09:  tecnicamente se non riesce a pagare entro 30 giorni la società entra in default;  Pechino si è già mossa dicendo che NON aiuterà la società (...ma la banca centrale ha iniettato stamani 70 miliardi nel circuito economico). Forse non sarà un altro caso Lehman Brothers  ma comunque ci potrebbero essere delle ripercussioni non simpatiche,  considerando anche il fatto che Evergrande è una di tante ed i debiti ipotecari cinesi ammontano a 3.6 trilioni di dollari...

Suggeriamo di vedere come questa vicenda si sviluppa nei prossimi giorni...  nel frattempo un po' di prudenza potrebbe essere necessaria.


Buon week end!   



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