domenica 3 ottobre 2021

Ottobre è iniziato.

Il mese di settembre è appena terminato. Come abbiamo sottolineato più volte, le statistiche dicono che sia il più volatile dei dodici ed anche quest’anno ne abbiamo avuto la dimostrazione pratica. Per fortuna non si è espresso come se l’aspettava l’algoritmo di NDR,  ma comunque gli indici azionari hanno corretto, chi più chi meno, gettando un po’ di pressione sulle performances dei portafogli che hanno lasciando sul campo da un punto e mezzo a quasi cinque punti a dipendenza dell’esposizione al rischio. Nulla di irrecuperabile ma questo settembre 2021 ci lascia con un leggero sapore di amaro in bocca. 


Ottobre non è iniziato nel migliore dei modi, non ha la nomea del mese di settembre, ma comunque,  da che esiste la borsa (il NYSE è sorto nel 1821…),  ha avuto un sacco di tempo per risultare il secondo mese più problematico dell’anno. Ogni volta che si presenta non possiamo fare a meno di pensare a Mark Twain (pseudonimo di S. L. Clemens, 1835-1910) che aveva le idee molto in chiaro: „Ottobre: questo è uno dei mesi particolarmente pericolosi per investire in azioni. Altri mesi pericolosi sono Luglio, Gennaio, Settembre, Aprile, Novembre, Maggio, Marzo, Giugno,Dicembre, Agosto e Febbraio.“ Intuiamo che tra un racconto e l’altro qualche puntatina in borsa non proprio fortunata la deve aver fatta!


Ma cosa possiamo aspettarci da questo mese di Ottobre? Alcuni rischi che hanno caratterizzato i mesi precedenti si stanno affievolendo ma altri potrebbero prendere il loro posto e creare qualche grattacapo. Vediamo i principali.


. Evergrande ha rischiato di mandare in tilt tutto il settore immobiliare residenziale cinese che insieme a quello industriale  contribuiscono per un 30% allo sviluppo del pil. Con i prezzi degli immobili che sono saliti in modo stratosferico a quanto pare,  pur di vendere, si assistono a sconti selvaggi che rischiano di minare anche il valore delle abitazioni già vendute: a noi viene in mente un’altra storia simile, a voi no? Vi ricordate quanto ad un certo punto un gran numero di abitazioni negli USA valevano meno del mutuo concesso dalla banca? Poi sappiamo come gli americani hanno saputo risolvere il problema, cartolarizzandolo, per poi sparpagliarlo in giro per il mondo a noi ignari investitori… La Cina è consapevole del rischio: probabilmente Evergrande verrà accompagnata verso un fallimento tecnico ma si eviterà l‘effetto a catena che, con 2.3 trilioni di dollari di indebitamento, potrebbe travolgere tutto il settore delle costruzioni.


. Dovremo seguire con attenzione lo sviluppo del piano Biden: per il momento sono riusciti ad evitare un default del governo mentre si continua a discutere sull‘ampiezza del pacchetto di spesa caldeggiato dal Presidente. L‘ampiezza di questo piano, che in parte è già stato ridimensionato anche dai democratici stessi, avrà di sicuro un impatto importante su molte società quotate. Affaire à suivre…


. Sappiamo che l‘inflazione c‘è e purtroppo, per quanto sia  considerata transitoria, è qui per restarci almeno per un po‘. Forse la buona notizia è che ha rallentato la sua ascesa ma è comunque parecchio elevata. Per il momento, considerati l’evoluzione delle materie prime, del costo dei trasporti e dell‘energia, se ne parlerà ancora e a quanto pare iniziamo a vedere le prime conseguenze negative: leggiamo che in Italia il rincaro costerà all‘incirca un migliaio di euro per famiglia, che per molti significa quasi un mese di stipendio...  non poco e questo inciderà di certo sui consumi.


. Fra una decina di giorni si avvierà la pubblicazione dei dati societari per il terzo trimestre: non vi nascondiamo che siamo curiosissimi di vedere come gli utili delle società si sono evoluti. Intuitivamente non ci stupiremmo se fossimo confrontati con un rallentamento della loro crescita considerando tutti i fattori di produzione in deciso aumento. Quanto sia stato scaricato sulle spalle dei consumatori non è facile da capire. Questo riteniamo che sia il rischio maggiore da tenere sotto controllo.





Come già sottolineato per fortuna il mese di settembre non è stato devastante come invece si attendeva l'algoritmo di NDR: meglio così.



Ciò non toglie che lo S&P500 sta iniziando a mostrare qualche segnale di debolezza: rotto il supporto dinamico (linea rossa) si è diretto verso la media mobile dei 50 giorni (linea viola) che ha sfondato la scorsa settimana mentre in quella appena trascorsa si è divertito a sondare la robustezza della media mobile dei 100 giorni (linea verde). Vedremo la prossima settimana se ha la foza di riportarsi almeno in prossimità della media mobile dei 50 giorni che ora fungerà da resistenza. Inizeremo ad essere particolarmente negativi qual'ora vi sarà uno sfondamento della media mobile dei 200 giorni (linea blu) che per il momento sembra comunque esser fuori gioco.



 La storia è un po' diversa per la borsa svizzera: il mese di settembre non è stato gentile con il nostro mercato e la correzione dai massimi è abbastanza pesante. Le medie mobili dei 50 e 100 giorni sono state spazzate via velocemente ed ora stiamo pericolosamente flirtando con quella dei 200 giorni che speriamo vivamente funga da supporto, sotto il quale troviamo un primo supporto statico a 11'250 punti (linea arancione). A quel livello, che corrisponde ad una correzione di quasi un 10% dai massimi, inizieremo ad accumulare qualche posizione (senza esagerare).

Ci rendiamo conto che da un po' stiamo insistendo con le medie mobili: per chi volesse rapidamente approfondire a cosa servono cliccate qui

 Un'ultima considerazione:



Facciamo sempre più fatica ad ignorare il mondo delle crypto-currencies, che sappiamo per il momento non essere materia per deboli di cuore, ma oramai sono qui per restarci e dovremo abituarci a convivere.  Chi le controlla (forse oramai più nessuno) è un mistero e questo lo sanno anche i cinesi che infatti, coerentemente con la loro visione, le hanno semplicemente bandite. Ciò non toglie che ce ne sono in circolazione quasi 2 trilioni di dollari (basterebbero per comprare tutto il debito immobiliare cinese ) e stanno entrano anche in molte asset allocation. Ci ripromettiamo di ritornare sull'argomento in quanto vi sono strumenti di facile utilizzo che permettono di diversificare e di approfittare della loro evoluzione. Non esite solo il bitcoin...

Buona domenica (piovosa... ed è la terza di fila...)

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