martedì 13 ottobre 2020

Il ritorno della speculazione


 

Ci risiamo, gli speculatori sono di nuovo entrati in forze nel mercato azionario americano attraverso un massiccio uso di opzioni (sopratutto nel settore tecnologico) che sappiamo possono avere un effetto distorsivo sulle quotazioni. Le nostre antenne sono molto ben sincronizzate su questo mercato in quanto siamo coscienti di cosa potrebbe succedere quando tutti vogliono portare a casa gli utili;  fenomeno  che di norma avviene con un sincronismo strabiliante...



Non a caso il Nasdaq ha quasi raggiunto i massimi storici e se questa sera Apple non delude durante la presentazione della dodicesima versione del melafonino, si potrebbe anche assistere ad un nuovo massimo storico. Non siamo ancora in ipercomprato ma non ne siamo neppure troppo lontani. 

Altro fattore da tenere in debita considerazione:  oggi iniziano la pubblicazione di alcuni dati trimestrali. Ad aprire le danze ci pensa  JP Morgan che ha già annunciato un risultato miglior delle aspettative grazie all'investment banking e a minori costi di finanziamento: nel pre-market sale dell'1.6% e di sicuro darà una boccata di ossigeno anche all'asfittico settore bancario europeo.

Attendiamo con interesse i risultati di tutte le altre società pronti a farci sorprendere... oppure no, ed in questo caso non esiteremo ad alleggerire-



Se il Nasdaq se la ride, non possiamo dire altrettanto per la Svizzera e di rimando per il resto dell'Europa che, in mancanza di stimoli adeguati,  continuano a spostarsi lateralmente. Bisogna ammettere che con l'aumento dei contagi da Covid19 in costante crescita da una decina di giorni a questa parte, non è certo facile convincere gli investitori ad essere un pochino più positivi ed anche noi non abbiamo voglia di essere aggressivi più di tanto... Siamo tutti in attesa del vaccino e nel frattempo incrociamo le dita e facciamo gli scongiuri del caso. Un secondo lockdown non lo vogliamo vedere,  ma se la situazione precipita non ci saranno molte altre alternative se non quella di veder di nuovo gli ospedali presi d'assalto.

Purtroppo Johnson & Johnson ha annunciato la sospensione della sperimentazione del vaccino contro il Covid19 a causa dell'insorgere di una malattia inspiegabile che ha colpito un volontario. E' già successo con AstraZeneca e questo ci deve aiutare a comprendere quanto sia complesso lo sviluppo di un vaccino, facciamocene una ragione. 

Non vi nascondiamo che ci aspettiamo ancora l'annuncio eclatante di un vaccino da parte di Trump,  magari la prossima settimana o a ridosso dell'elezione,  ma oramai inizia ad essere chiaro a molti che ci vorrà del tempo: quanto? quel tanto che basta per non fare un autogol se un giorno vorremmo farci vaccinare.

(fra parentesi oggi J&J ha pure pubblicato i numeri del trimestre, decisamente molto interessanti,  ma questa notizia non può e non deve avere la priorità sullo stato di avanzamento nella creazione del vaccino... ci sono troppe vite in gioco).





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