Rischiamo di essere noiosi ma, con tutto quello che sta succedendo, stiamo parlando molto tra di noi per cercare di capire. Così come noi siamo stati sorpresi dagli eventi (soprattutto dalla BNS) immaginiamo che anche voi possiate avere le idee un tantino confuse. Parlarne fa bene, ma poi bisogna riordinare le idee, cosa che stiamo facendo e che vorremmo condividere con voi.
E' oramai chiaro a tutti che l'attuale inflazione è la logica conseguenza delle politiche monetarie messe in atto dalle Banche Centrali di mezzo mondo e che sono servite a contrastare gli effetti di una pandemia mondiale e di una guerra in Ucraina. Il trambusto che abbiamo potutto osservare recentemente sui mercati è la conseguenza di quando abbiamo capito che la medesima inflazione ci è sfuggita di mano.
Le Banche Centrali hanno sperato che il problema si risolvesse da solo ma purtroppo non è così. Stanno cercando di ridurre la domanda, anche se pare non sia la prima responsabile di questo rincaro, e se ciò è vero l'aumento dei tassi potrebbe anche risultare poco efficace.
Abbiamo sempre detto che l'inflazione probabilmente avrà tendenza a scendere quando inizieremo a vedere il prezzo delle materie prime e dell'energia calare.
A quanto pare questo processo potrebbe essere iniziato… Guardiamo qualche grafico:
Da qualche giorno li petrolio si è allontanato da quota 120 ed ha incontrato la media mobile a 50 giorni che potrebbe fare da supporto. Andare sotto non è impossibile.
Anche l'indice di Bloomberg che copre i costi energetici globali sembra in ritirata: il supporto dinamico (linea verde) e la media mobile a 50 giorni (viola) sono stati bucati al ribasso e vedremo nei prossimi giorni se avrà voglia di raggiungere quella a 100 (verde). Bene così, dopo numerose settimane senza una correzione pare che questa volta ci andiamo vicini.
Anche l‘indice globale delle materie prime si sta comportando allo stesso modo e vedremo se nei prossimi giorni la tendenza si confermerà.
Con questo non vogliamo ovviamente cantare vittoria ma, in mezzo ad una marea di notizie negative, questa correzione degli indici dei costi energetici e delle materie prime l'accogliamo con soddisfazione: è esattamente quello che ci vuole per ridurre questa inflazione.
Purtroppo abbiamo il vizio di vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto e ci chiediamo il motivo di una tale correzione: constatando come si stanno comportando i titoli sensibili alla crescita economica (ad es quelli delle costruzioni) ne deduciamo che anche materie prime e i prezzi dell'energia stanno già scontando un rallentamento della crescita, forse spaventate dalle dichiarazioni e dalle mosse delle Banche Centrali che hanno dichiarato guerra al rincaro. Se qualcuno vuol vincere facile può scommettere sul rallentamento della crescita economica, saremmo più prudenti se v'è da scommettere sull'improbabilità di una recessione. Dita incrociate!
Il nostro indice venerdì ha chiuso decisamente sottotono. E‘ vero che era anche il terzo venerdi del mese, dove notoriamente scadono le opzioni e quindi i volumi sono influenzati anche da questo evento, ma oltre 100 milioni di azioni scambiate lo si è visto solo durante il mese di marzo 2020 a pandemia conclamata. Possiamo quindi pensare che quello che doveva essere scaricato lo è stato: in questi mesi abbiamo visto prima l'attacco ai valori tecnologici e ai titoli di crescita in generale , notoriamente i più sensibili al rialzo tassi, poi nelle ultime settimane anche i titoli value, molto meno sensibili al discorso tassi ma sicuramente anche loro sensibili alle recessioni, sono stati dati senza troppi complimenti (una Roche a -20% ytd la dice lunga); con il sell off di venerdi dovremmo aver fatto piazza pulita o quasi. 10'530 punti potrebbe essere un buon supporto, sta tendando si andare sotto... ma forse i 10'000 non li vediamo.
Terminiamo con un altro spunto per cercar di essere un po' costruttivi. Ricordate i nostri amici di Ned Devis? Li abbiamo seguiti lo scorso anno per parecchio tempo, poi non essendo farina del nostro sacco ci pareva giusto non abusarne e quindi, anche se li guardiamo sempre , non li abbiamo più proposti. In questo momento comunque ci sembra interessante farlo: se lo scorso anno avevano visto giusto tranne l'ampiezza di certe correzioni, quest‘anno il loro modello è quasi impeccabile:
…se hanno ragione loro, questa estate potrebbe essere calda e non solo in senso meteorologico…
Intuitivivamente anche noi non escludiamo che si possa ritornare a salire (soprattutto quando sarà chiaro che non servono aumenti mostruosi dei tassi per tirare giù l'inflazione… ma energia e materie al ribasso, quelle si che servono!)
Oggi mercati americani chiusi...
Buona serata!
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