Ci stiamo avvicinando di gran carriera alla fine di questo tribulato 2020: mancano tre giorni di borsa e ci siamo. A dir la verità ci sembra che i mercati finanziari i remi in barca li abbiano già tirati: i volumi sono bassi (vedi freccia rossa), lo spostamento è laterale, l'RSI è in posizione neutra e i fattori di disturbo sono quasi tutti sotto controllo.
In effetti oggi l'EU dovrebbe annunciare un accordo con il Regno Unito, frutto di estenuanti tira e molla sulle quote della pesca nel Mare del Nord: pare che gli inglesi abbiano mollato e forse le colonne di camion che in questi giorni si son formate a Dover, antipasto di quello che potrebbe succedere in caso di hard brexit, deve aver fatto riflettere. Ma aspettiamo che l'annuncio sia ufficiale, prendiamo atto delle condizioni pattuite tra i due blocchi, lasciamo fare il loro lavoro ai due Parlamenti e poi vedremo se avrà senso parlare di vincitori e vinti...
I vaccini stanno arrivando e lo spavento che abbiamo preso a causa della variante inglese del Covid è già rientrato: pare che il vaccino di Astra Zeneca sia efficace... meglio così!
A questo punto la nostra attenzione sarà concentrata oltre oceano, per seguire con attenzione quella che sembra la più turbolenta fase di transizione che gli USA abbiamo mai vissuto: Trump fa i capricci e se ne inventa una al giorno (ieri ha graziato 26 amici...), il 5 gennaio si saprà di quale colore saranno i senatori che la Georgia intende inviare a Washington (se son due democratici avremo un senato spaccato in due ed il ruolo di Kamala Harris sarà fondamentale) e soprattutto il 20 gennaio vedremo se Trump uscirà con le sue gambe dalla Casa Bianca o bisognerà agire d'imperio (mai successo nella storia presidenziale americana).
Come già annunciato stiamo leggendo molto e ci stiamo preparando ad affrontare l'anno nuovo: prossimamente saremo pronti con un piccolo riassunto di quanto appreso e lo commenteremo a dovere.
Ci vengono rivolte molte domande a proposito dello spostamento delle valute. Rapidamente: dollaro/chf è sempre in un trend ribassista piuttosto marcato, ultimamente ha trovato un po' di supporto attorno agli 88 centesimi... ma per il momento non vediamo cosa possa fargli cambiare direzione.
Anche euro/usd si sposta abbondantemente sopra 1.20 e sembra voler andare a 1.25 (non escluso nelle prossime settimane). E' vero che è in ipercomprato da inizio dicembre (ovale blu) ma lì può restarci ancora per parecchio tempo...
L'euro/chf sembra aver trovato la sua confort zone tra 1.07 e 1.08: a noi per il momento sta bene così.
Per finire due parole sull'oro che dopo l'abbuffata di luglio ed agosto si era preso una pausa per digerire i rialzi. Da qualche settimana sembra aver voglia di risalire: 1900 non è lontano e se l'inflazione dovesse improvvisamente far capolino, non è escluso che si possano rivedere i 2000 dollari per oncia.
A questo punto non ci resta che augurarvi buone feste!!
Nessun commento:
Posta un commento