Stiamo scrivendo quando mancano 8 minuti alla fine di un anno che sarà difficile da dimenticare: considerate le premesse dei mesi di marzo e aprile, l'anno borsistico non se l'è passata poi tanto male. Come si suol dire, se ad aprile ci avessero detto che si terminava l'anno alla pari o sù di lì, avremmo posto una firma su qualsiasi documento senza neppure leggerlo!
Stamani abbiamo stampato le performances dei principali indici borsistici mondiali e come potete constatare, non siamo messi malissimo: la terzultima colonna mostra la performance nella valuta locale, mentre nelle ultime due abbiamo riportato il risultato tenendo conto delle fluttuazioni valutarie per chi pensa in chf (penultima) ed in euro (ultima colonna).
Saltano all'occhio i risultati del tecnologico americano (+43% !) le difficoltà di Spagna ed Inghilterra (quest'ultima sconta la Brexit), mentre in Asia i problemi ci sono stati ad Hong Kong per le note vicende che hanno più che altro un timbro decisamente politico.
Le altre borse se la sono cavata, mentre Svizzera, Svezia e Germania sono addirittura in positivo, non di molto, ma non lamentiamoci!
Come partirà il 2021? Come abbiamo già detto ci stiamo lavorando e a breve presenteremo il notro punto di vista per l'anno che sta per incominciare.
Per quanto riguarda le borse, possiamo anticipare a grandissime linee che ci saranno uno/due trimestri positivi, mentre ci aspettiamo una decisa frenata durante l'estate, una leggera ripresa in autunno e finiremo l'anno con un ritorno del trend positivo. Probabilmente la decisione più delicata che dovremo prendere è quella relativa al momento dove ad un certo punto dovremo uscire dal mercato ed in quale proporzione. Quindi il quando (problema di timing strategico) ed il quanto e il come (problema di tattica) saranno tema di costante analisi e ne riporteremo i risultati su queste colonne.
Due parole due sullo SMI:
Sta chiudendo l'anno avendo superato la resistenza a 10530 ed ha chiuso a 10'703 punti: bene ma non benissimo. Quello che ci impedisce di lasciarci andare a commenti più lusinghieri sono i bassi volumi con i quali questo superamento è avvenuto: sono circa la metà di quanto mediamente trattato ogni giorno. Siamo curiosi di vede se lunedi 4 gennaio la borsa svizzera partirà a spron battuto con volumi importanti (piuttosto probabile) oppure se si ritorna sui propi passi. Vedremo.
Altre due, proprio due, parole sui cambi:
...sia contro franco (- 8 e rotti %)
sia contro euro (quasi -10%) ha avuto un anno di quelli che non passeranno alla storia, ma è decisamente (per quanto non lo diranno mai apertamente) quello che gli americani volevano...
E' probabile che avrà ancora qualche movimento ribassista ma non diremmo oltre un paio di centinaia di basis points.
Piuttosto stiamo attenti ad un ritorno delle rese reali (tasso nominale - inflazione) positive sul dollaro che potrebbero convincere gli investitori ad un ritorno sulla valuta americana. Quindi NON diamo per scontato che il dollaro possa sempre e solo scendere.
Euro/chf chiude l'anno praticamente sui valori di inizio 2020: il lavoro della BNS prima e una certa forza relativa hanno fatto si che la valuta Europea non si deprezzasse più di tanto contro il forte chf, anzi... Non prevediamo grossi cambiamenti almeno per la prima parte del 2021.
A questo punto ci fermiamo qualche giorno per tirare il fiato e ci risentiremo con l'anno nuovo!
Un buon inizio a tutti i nostri lettori. Auguri!!
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