sabato 19 dicembre 2020

Una discreta settimana...

Abbiamo lasciato alle spalle una settimana senza grandissimi movimenti ma che comunque ci ha permesso di aggiungere qualche frazione di punto percentuale alla performance di quest'anno: nulla di trascendentale ma con i tempi che corrono non buttiamo via nulla.

Ci teniamo comunque a segnalarvi alcuni eventi, anche in questi casi nulla di trascendentale, che hanno attirato la nostra attenzione e ve li proponiamo in ordine sparso:

1) Ifo tedesco sopra le aspettative

L'indice Ifo (attivo ogni mese dal 1991 ed elaborato dall'IFO Institut Für Wirtschaftsforschung)  è parecchio seguito da chi si occupa di finanza poiché, tempestivamente e con un buon grado di approssimazione, anticipa l'andamento della produzione industriale tedesca ed europea. E' il frutto di un'intervista a più di 7'000 tra imprenditori e manager dei settori manifatturieri, delle costruzioni e del commercio (sia all'ingrosso che al dettaglio) e che rispondono alle domande sulla situazione economica attuale e sulle loro aspettative per quella futura. 
L'indice, pubblicato ieri mattina, ha superato le aspettative (atteso 90, effettivo 92.1) ed anche se non siamo ai livelli pre-covid si sta riprendendo (durante l'estate non ha fatto faville). Questo non è un segnale da sottovalutare, soprattutto se prendiamo in considerazione quanti problemi il Covid sta ancora generando in Germania e un po' in tutta Europa: una sua ripresa significa che anche il sistema produttivo crede nei vaccini e nella possibilità di un ritorno ad una pseudo normalità in tempi accettabili.
E' anche un bel segnale per la borsa ed un incitamento a tenere duro: infatti il DAX si è riportato in zona positiva da inizio anno. L'IFO di ieri aiuta nel consolidamento e potrebbe dare slancio per il 2021.


2) La svizzera (again...!) manipolatrice del chf: non ci pare.




Date anche solo distrattamente un'occhiatina alla tabella qui sopra riportata: sono le performance ytd di alcune valute contro il franco svizzero (non tutte ma vi garantiamo che anche estendendo la tabella ad altre parità la storia non cambia): qualche cosa non quadra. Per essere una manipolatrice di valute la  BNS è scarsa. Se l'obiettivo della nostra banca centrale è quello di indebolire il chf, il risultato è abbastanza evidente: persino contro yen (notoriamente fa gara per lo meno alla pari) il chf si è rafforzato del 4.1% il che è tutto dire e rimanda le accuse al mittente (i soliti americani...)
Considerate le riserve in valuta estera della nostra Banca Nazionale, non possiamo totalmente smentire  che ci sta provando ad indebolire il chf, ma l'unico risulato che probabilmente riesce ad ottenere è un rallentamento della sua forza (soprattutto contro dollaro!).  Non è comunque cosa di poco conto in quanto procura alla nostra industria votata all'esportazione il tempo di adeguarsi al rincaro della valuta nazionale. Comuque sia, fa specie che qualcuno abbia tempo da buttare in una lotta contro una micro economia di scarsi 8 mio di consumatori... ma non hanno altro da fare?

3) La Fed



Non che ce ne fosse di bisogno, ma avere delle conferme è sempre importante: mercoledì ha annunciato  che non vi saranno ritocchi ai tassi almeno fino al 2023... per gli anni a venire se ne riparlerà.
Come già ripetutametne segnalato in Appunti Finanziari, crediamo che il Longer Term sia da prendere alla lettera ed in ambito finanziario stiamo parlando di 10/20 anni... 




 

Per terminare diamo una rapida occhiata allo SMI, così tanto per vedere dove siamo.
E' sata una settimana tutto sommato positiva e ci siamo riportati a ridosso della resistenza a 10530 punti (chiusura a 10540) ma si fa una gran fatica ad andare. Comunqueltre se si riuscisse con uno scatto di reni a portarci con un po' di convinzione sopra questo livello, allora potremmo assistere ad una bella evoluzione dell'indice, soprattutto se consideriamo da quanti mesi ci stiamo spostando lateralmente accumulando in questo modo una grande energia che quando verrà liberata ci verrà molto utile.
Ovviamente, tutta questa energia potrebbe essere liberata anche al ribasso (dobbiamo sempre tenerlo presente) ma dovremmo allora vedere l'indice andare sotto i 10215 punti (linea rossa).

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