domenica 29 marzo 2020

Riflessioni domenicali in ordine sparso

Come è sempre stato, a borse chiuse si ragiona meglio. Cercheremo quindi di condividere con voi alcune riflessioni a riguardo delle sfacelo economico e finanziario causato dal covid19 cercando di evidenziare quello che ci sembra oramai chiaro, da quanto invece è  ancora velato da una patina d’incertezza. Vorremmo quindi, in primis nei confronti noi stessi, prestar fede al Governatore dello Stato di NY Cuomo, che qualche giorno fa ha affermato: “E’ preoccupante ma bisogna cominciare a dire la verità” riferendosi ovviamente al virus e alle sue conseguenze a corto e lungo termine.

Eccovi, in ordine sparso,  quanto ci pare già scontato:

. Dalla fine del mese di marzo in occidente siamo entrati in guerra: le armi sono ancora negli arsenali e lì ci rimarranno; il nemico questa volta è invisibile ma subdolo, invasivo e apparentemente invincibile. Ed è pure un codardo, si accanisce con i più deboli togliendoli il respiro… Non esiste scenario di guerra senza che, economicamente parlando, gli si possa affiancare un periodo piu’ o meno lungo di  recessione. Stanno facendo di tutto per evitarla, ma ci sembra una battaglia già persa. Le conseguenze di una recessione si faranno sentire anche sui bilanci di moltissime società per parecchi trimestri. Qualcuna ci lascerà le penne: questa volta, non si riuscirà a salvare tutti come nel 2008 (Lehman a parte, ma quello faceva parte a nostro giudizio di un pericoloso esperimento: lasciamo fallire una banche per vedere cosa succede…)  Il nervosismo in borsa è più che giustificato

. Per la ricostruzione dovranno intervenire gli Stati, se ne facciano una ragione la Merkel e la von der Leyen. Purtroppo i costi peseranno sulle spalle delle generazioni a venire. La nostra di generazione, probabilmente tirerà un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo:  per pagare i debiti ci sarà sempre tempo.  Ammettiamolo, da Reagan in poi siamo stati cresciuti con questo principio che è oramai parte del nostro dna.

. Abbiamo preso coscienza che la salute dei cittadini non può essere demandata al mercato o governata con i suoi principi: se fallisce il sistema abbiamo un problema! La spesa pubblica va ripensata drasticamente.
Alla stessa stregua vanno ripensati gli orientamenti che spingono la produzione a delocalizzazioni selvagge: anche questo è un tema che va ripreso al più presto  e rivisitato in profondità. Nel gennaio del 2019 l’Economist parlava di “slowbalization” in riferimento alla necessità di rallentare la globalizzazione; ci permettiamo di estendere il concetto e potremmo invocare una bella “slowdelocalization”!

. Per quanto riguarda i mercati finanziari è abbastanza probabile che i portafogli di molti istituzionali e grossi investitori (soprattutto gli speculativi) si sono riallineati e questo dovrebbe metter fine a quei ribassi selvaggi che erano anche il frutto dei margin calls. Anche se i movimenti giornalieri ancora per un po’  rimarranno accentuati (anche 3-4% al giorno in su o in giu’ ).

Quello che ci sembra ancora poco chiaro e che da fastido agli  investitori

. Fino a quando durerà la pandemia? E’ abbastanza probabile che si potrà ragionevolmente intravvedere una fine solo quando ci sarà il vaccino: un anno, un anno e mezzo? Ci stanno lavorando in tanti, forse anche meno… speriamo! L’incertezza è una delle cose maggiormente odiate dai mercati finanziari. Armiamoci di pazienza.

. Siamo molto interessati a tutte quelle azioni che pagano un dividendo attraente e ce ne sono molte: non è ancora certo se siano in grado di confermare una distribuzione così generosa. Faranno di tutto per accontentare gli azionisti ma intanto si cominciamo a registrare un numero crescente di società che rinunciano agli già annunciati share buybacks, vediamo se il prossimo passo sarà di ridurre anche i dividendi.
Non rinunceremo comunque ad esporre una lista di società che pagano ricchi premi…

.  Ci stiamo chiedendo se dobbiamo continuare a valutare il mercato con i vecchi e classici parametri quali ad esempio il P/E dal momento che stimare gli utili futuri non sarà facile. Meglio forse il Price/Boock value? Infondo dopo questi scrolloni di borsa ci sono aziende che quotano meno del loro valore intrinseco: forse una ragione ci sarà, ma non è vero che il mercato non sbaglia mai.
Faremo un bell’esercizio in settimana e vediamo se esce qualche cosa di bello…

. Siamo anche molto curiosi di vedere se prima o poi l’inflazione si farà viva: è morta da anni ma un suo ritorno potrebbe essere una delle conseguenze di questo virus… vedremo come si comporteranno le banche centrali.

Domani mattina vedremo come reagiranno le borse asiatiche ed europee al -4% dell’america di venerdi’ e siamo curiosi di vedere se resteremo nella banda di oscillazione che vi abbiamo indicato (8600/9600 dello SMI).



Inoltre domani ci aspettiamo una presa di posizione delle grandi banche svizzere a proposito dello spinoso capitolo dei tassi negativi che colpiscono le giacenze in conto corrente sopra certi importi: forse ci sarà una positiva sorpresa a tal proposito…  ve ne daremo notizia.


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