lunedì 28 settembre 2020

Reality Check...


 Venerdi in serata lo SMI (ma anche tutti gli altri indici) non se la passava troppo bene: un po' sopra un po' sotto la linea del supporto, non aveva bene le idee in chiaro su come terminare la settimana. C'è da capirlo, sono tempi difficili e prendere decisioni nette e precise non è una cosa semplice.

Stamani, comunque, anche grazie ad una insperata chiusura positiva delle borse americane, si è presentato in una forma migliore ed è riuscito a rientrare nel noioso canale di scorrimento laterale: meglio di niente...

La borsa è partita di gran slancio anche grazie a banche ed assicurazioni che sono state le perdenti della recente correzione. Non sappiamo fin che durerà ma per il momento si respira.


Anche il listino tecnologico americano comunque, in questo ultimo mese,  ha interrotto una strepitosa salita che durava da metà marzo ed un bel (si fa per dire) 10% di correzione l'ha subito pure lui.


Cosa ha provocato la correzione lo possiamo solo ipotizzare, ma crediamo che sia un misto tra l'ipercomprato dei primi giorni di settembre (vedi RSI sul grafico ben sopra i 70) e lo spauracchio delle elezioni americane che stanno entrando nel vivo e che si presentanto come parecchio incerte.

Va comunque anche considerato un fattore che una Bloomberg News ci ha sollecitamente presentato questa mattina e riguarda l'andamento del recupero delle varie economie, che dopo una rapidissima quanto inattesa ripresa, stanno tutte segnando un certo rallentamento (clicca sul grafico per una miglior visione):



Non vi nascondiamo che siamo curiosi di vedere se questa pausa di riflessione può aver avuto qualche influsso non proprio positivo sugli utili delle società: potrebbe spiegare in parte la correzione di questi giorni. Dobbiamo comunque aspettare una decina di giorni per avere una risposta in tal senso. Incrociamo le dita.



Il dollaro contro chf ce la sta mettendo tutta per arrivare a 0.93 ma non sarà facile: si trova in territorio di ipercomprato e una correzione può arrivare ad ogni istante...


...anche contro euro sembra che abbia interrotto la sua corsa attono all'1.16 e pare aver voglia di indebolirsi un po'....

Piuttosto,  abbiamo intercettato questa notizia:


Insomma, in poche parole, sembra che il rafforzamento del dollaro sia solo temporaneo e non un vero cambiamento del suo trend: una combinazione tra una Fed molto accomodante e dati economici statunitensi in calo,  hanno fatto in modo che le scommesse degli speculatori  CONTRO il dollaro sono aumentate in maniera importante. Se qualcuno ha fatto un po' di utili sul rialzo del dollaro, forse é il momento di portarlo a casa.

domenica 27 settembre 2020

Biden tax plan

Abbiamo trovato una bella tabella riassuntiva per quanto riguarda il Biden tax plan annunciato nel caso dovesse diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti.

In generale si può notare, e la cosa è ampiamente conosciuta,  che sia a livello societario che individuale vi saranno degli aumenti: difficile per il momento stimare con precisione quali conseguenze possano avere, ma sarà di certo un elemento di disturbo per l'evoluzione dei mercati azionari. (clicca sulla tabella per una miglior lettura)




venerdì 25 settembre 2020

Settimana movimentata...


 

Abbiamo iniziato questa settimana con lo SMI (ma anche con tutti gli altri indici,  per lo meno europei) che stava flirtando con la resistenza a 10500 punti e la stiamo finendo con una probabile rottura del supporto:  ci ritroviamo alle 14:00 a 10151 punti... non siamo tranquillissimi.

Oramai siamo a 5 settimane dalle elezioni ed il clima inizia a farsi caldo. Ci aspettiamo un (deciso) aumento della volatilità. Infatti i due candidati alla presidenza americana sono abbastanza allineati, o meglio, il vantaggio di Biden sembra assottigliarsi. Come se non bastasse il presidente in carica, per non farsi mancare nulla, se n'è uscito con una bella dichiarazione, in perfetto stile trumpiano,  che nel malaugurato caso di sconfitta alle elezioni, opporrà resistenza e non sarà facile scalzarlo dalla sua attuale posizione poiché le elezioni saranno sicuramente manipolate... quanto basta per convincere Senato e Camera ad uscirsene con un comunicato congiunto che stigmatizza la posizione di Trump. Quanto basta per agitare un po' le acque...gli operatori finanziari ringraziano!



...due titoli a caso: Novartis e Ubs. E' chiaro che qualche cosa sta mutando... gli altri titoli non sono da meno. Se qualcuno che pensa a breve, decide di alleggerire le posizioni,  non ci opponiamo... Per chi pensa invece a medio-lungo termine,  diremmo di attendere prima di iniettare nuovo denaro nella borsa.



Diciamoci la verità, un dollaro così ben messo non ce l'aspettavamo. E' il sorvegliato speciale di questa settimana e probabilmente si prenderà una pausa di riflessione solo una volta raggiunto quota 0.93 o su di lì...


Anche euro/usd non scherza e da come si sta sviluppando non ci meravigliamo se nelle prossime settimane lo si vedrà a1.1450.



In buona sintesi, la prossimità delle elezioni americane può scompigliare non poco le carte e se abbiamo passato un'estate piuttosto tranquilla (forse anche troppo...) con degli spostamenti fondamentalmente laterali dei mercati, l'autunno si presenta molto più movimentato. Non sarà facile produrre delle previsioni, quello che possiamo fare è cercare di essere coerenti con un metodo: l'analisi tecnica condita da una serie di dati macro tipici di ogni fine trimestre, pur non essendo priva di pecche, ci potrà suggerire alcuni livelli di entrata o di uscita che vorremmo sfruttare. Per il momento, come detto, prevale la cautela... avrete capito che sul breve siamo più venditori che altro;  per diventare nuovamente compratori attendiamo nuovi segnali e li condivideremo con voi.

Buon  week end!



martedì 22 settembre 2020

Una pausa di riflessione


 Il sell off di ieri sembra per il momento essersi fermato: speravamo in una ripresa di più ampio respiro (considerata la partenza della borsa non malvagia di stamani) ma nel pomeriggio, in attesa dell'apertura dell'America che si prospetta non stellare, il tutto si è un po' sgonfiato... nulla di male ma avremmo gradito un segnale diverso. Per fortuna i volumi di ieri (vedi freccia) sono stati elevati, ma non di molto al di sopra della media del mese di settembre, questo ci tranquillizza: un sell off con i contro fiocchi prende avvio con ben altri volumi...

Non ci lascia invece totalmente sereni le difficoltà che gli americani hanno nell'accedere ai prestiti del Main Street Lending, il programma di prestiti da 2 mia di dollari che stanno facendo fatica ad arrivare dove devono andare, ovverosia verso l'economia reale. In molti si stanno chiedendo se questo genere di aiuti siano quelli giusti in quanto prestiti simili potrebbero anche essere difficili da rimborsare e più che diventare un sostegno all'attività potrebbero essere una palla al piede. Meglio un intervento a livello della fiscalità ma anche qui gli spazi di manovra non sono infiniti... anzi!

Ultimamente siamo stati sommersi da statistiche che mostravano quanto il recovery, soprattutto negli USA,  fosse una veloce corsa senza ostacoli verso il raggiungimento dei livelli pre-covid... Ancora una volta tutti gli sguardi sono puntati verso la FED e la speranza che un sostegno fiscale diretto (sorpattutto per le aziende) venga nuovamente messo in campo... ma, ammettiamolo, anche la potente FED ha i suoi limiti e forse qualche (piccolo) nodo sta arrivando al pettine. 

Aggiungiamo le imminenti elezioni che inducono non pochi investitori ad aumentare le loro liquidità alleggerendo assets a rischio (leggi azioni in primis) ed iniziamo forse a capire la vera natura della correzione. Per il momento ci asteniamo dal fare nuove e consistenti posizioni. 



Il dollaro sembra in effetti voler continuare il suo momentaneo recupero e fra un po' ce lo troviamo a ridosso dello 0.92 contro chf e 1.17 contro euro. Poi vediamo se avrà la forza di andare oltre...



Vi ricordiamo che questa sera ci sarà l'attesissimo "Battery Day" di Tesla (nel grafico l'evoluzione di Tesla e della sua concorrente cinese Nio (linea rossa)). Le aspettative erano altissime (e in parte lo sono ancora) ma lo stesso Musk (personaggio amato e odiato) si è premunito affermando che "probabilmente l'azienda  potrebbe raggiungere una produzione voluminosa di batterie non prima del 2022 a causa dell'impossibilità dei fornitori (Panasonic, LG e CATL), che già lavorano alla massima velocità,  nel produrre le celle necessarie".  Poi aggiunge "a meno che non agiamo anche noi stessi"...

Aspettiamoci quindi qualche sorpresa...nel frattempo, il mercato ha comunque punito il titolo che nel pre-borsa è al ribasso del 3.7%...  Per gli affezionati del genere lo spettacolo inizia alle 16:30 ET.

lunedì 21 settembre 2020

Non una bella giornata...


Il primo giorno d'autunno (ma a quanto pare tecnicamente inizia solo domani) non è, finanziariamente parlando, partito con il piede giusto...

C'è un rosso molto pesante che contraddistingue le borse europee e quelle asiatiche si salvano solo perché il Giappone è chiuso per un paio di giorni. Pure l'America non se la passa troppo bene ed il Dow ad un paio di ore dall'apertura segna già un meno 400 punti.

Che cosa sta succedendo? Normali prese di profitto? Forse, ma per esserne certi dovremo aspettare domani e vedere se il tutto si ferma a questi livelli.

Due sono i probabili responsabili di questo repentino cambiamento d'umore:

1) In Europa il Covid19 sta rialzando prepotentemente la testa, soprattutto Spagna , Francia ed Inghilterra preoccupano, ma per il momento sembra che la corsa agli ospedali sia solo un ricordo della prima ondata del mese di marzo; evidentemente si conosce meglio il virus e si sa come intervenire, insomma dell'esperienza si è fatto tesoro. E questo è bene...
Ciò non toglie che si potrebbe ricominciare a parlare di lockdown e questa prospettiva, anche se eseguita in modo parziale e mirata, ovviamente spaventa e non piace ai mercati. E questo è male, anzi molto male...

2) Particolarmente sotto pressione sono le banche; due le notizie che fanno riflettere:


a)  pare che HSBC , non una banchetta, sia finita  nello scandalo dei fondi "sospetti", accusata dalla dall'International Consortium of Investigative Journalism, che stava seguendo l'inchiesta relativa al trasferimento fraudolento di denaro verso il mercato di Hong Kong. In base ai documenti, emergerebbe che HSBC ha effettuato transazioni secondo uno schema Ponzi per milioni di dollari, nel corso del biennio 2013/2014: come dire il lupo perde il pelo ma non il vizio!  Affaire à suivre...

b) UBS, sempre lei, a giudicare da quanto scrive la stampa domenicale, messa da parte l'acquisizione di CS,  potrebbe invece avere delle mire su, ascoltate bene, Deutsche Bank, Commerzbank, o Barclays... Ci stiamo veramente chiedendo se  non ci sia nulla di meglio da comprare... anche il mercato se lo chiede e la reazione è la seguente:
UBS: -4,98%; CS: -4%; DB: -7.1%; Commerzb: -4%; Barclays: - 5.9%  e qui ci fermiamo...




Purtroppo le nostre speranze di vedere il superamento della resistenza a 10500 punti sono  per il momento svanite: se tutto si ferma qui, nulla di gravissimo, se domani ci sarà un altro sell off forse inizieremo a preoccuparci... Come ben sapete,  dei mesi di settembre e ottobre diffidiamo!

Terminiamo con un grafico che meglio di mille parole riassume come la pensano i membri del direttivo della FED a proposito della futura evoluzione dei tassi sui Fed Funds americani:


In breve: all'unanimità tutti d'accordo che fino al 2022 e mettiamoci pure una parte del 2023 i tassi resteranno invariati... Saliranno verso il 2.5%/3% nel lungo termine, ma sospettiamo che il lungo termine non sia il 2024...

venerdì 18 settembre 2020

Scandenza opzioni - vola Euro/usd


 Oggi è il terzo venerdì del mese e notoriamente è giorno di scadenza opzioni: in questo caso siamo sempre guardinghi in quanto può succedere di tutto e strani movimenti, apparentemente senza logiche spiegazioni, possono avverarsi. 

Stamani c'era molto rosso sugli schermi del nostro Bloomberg, un po' meglio questo pomeriggio... strani movimenti non sembrano essercene al momento di pubblicare il  nostro post...

Lo SMI è leggermente sopra il  supporto (10570) ma 70 punti non bastano per far cambiare il trend che appare ancora, fino a prova contraria, laterale. Comunque, da qualche giorno, stiamo testando la resistenza ed abbiamo l'impressione che la prossima settimana potrebbe anche essere quella giusta per posizionarci stabilmente  sopra i 10500 punti.




Bisogna ammettere che una buona parte del rialzo dello SMI è dovuto a Novartis e Roche, soprattutto da quando è chiaro a tutti che, fino all'rrivo del vaccino, i farmaci sono importanti per attutire gli effetti negativi del Covid.

 Novartis sta sviluppando un bel canale ascendente che la porterà tra gli 85 e i 90 chf; mentre Roche è finalmente riuscita ad uscire da un leggero trend discendente e da 4 giorni punta decisa verso la sua quotazione record.


Ci pare molto interessante proporvi il grafico della volatilità delle opzioni su Euro/usd con scadenza a 1 e 2 mesi: le elezioni americane sembrano molto lontane ma in realtà mancano 7 settimane che passeranno in un batter d'occhio. L'incertezza a riguardo dell'andamento delle elezioni è ben rappresentato dall'impennarsi della volatilità che, come titolato da Bloomberg News, rappresenta la "paura di ciò che non conosciamo". 

Dai sondaggi risulta che Biden abbia un rassicurante vantaggio su Trump, ma i mercati sembrano invece molto meno sicuri. Il sistema elettorale americano è complesso e lascia aperte diverse porte agli imprevisti che nemmeno gli efficienti algoritmi che scandagliano le elezioni presidenziali sono in grado di catturare. Il Mercato questo lo sa e sta iniziando ad innervosirsi...

Buon week end!!

martedì 15 settembre 2020

Banche CH e ZEW


 

Ieri (ed oggi) è decisamente stato il giorno di UBS e CS: Inside Paradeplaz (IP,  la pubblicazione gossipara della piazza zurighese, non autorevolissima, ma a volte ben informata...) ha evidenziato l'esistenza di un piano (codice segreto: Signal) per la fusione dei due grandi istituti bancari svizzeri. 

Apriti cielo: le reazioni sono state le più disparate e sorprendenti. A Berna la sinistra si dice possibilista (!) in quanto bisogna allargare gli orizzonti, il centro destra è preoccupato(!!) per i 15000 posti di lavoro che andrebbero persi (5000 in CH),  mentre un pragmatico consigliere UDC ( destra) proprietario di un piccolo istituto bancario si dice  molto preoccupato per la concorrenza (!!!) che un simile mostro potrebbe  fare agli istituti di taglia minore. Mentre in borsa si è già fatto festa... Che dire? 

Partiamo subito da un'osservazione d'obbligo: se una simile notizia è già arrivata alle orecchie di IP significa che le probabilità che siamo vicini ad una simile fusione sono decisamente al ribasso... potremmo anche sbagliarci, ma considerato di cosa stiamo parlando, un simile piano andrebbe difeso con i denti e lo si servirebbe all'opinione pubblica a giochi fatti come qualsiasi fusione tra istituti quotati che si rispetti... è roba che scotta assai!

Un Signal(e) andrebbe comunque dato! Per lo meno a noi investitori, che a torto o a ragione, abbiamo sempre prestato fede alle strategie dei CEO's che si sono succeduti alla guida dei due colossi bancari; investitori che MAI  abbiamo avuto il coraggio di liberaci delle due azioni che deteniamo da tempo immemore nei portafogli...

Basta guardare il grafico qui sopra per farsi venire un bel mal di pancia: il paragone dei due titoli con il loro indice di riferimento SMI sui 10 anni è impietoso... e ci siamo limitati nel retrocedere di 10 anni in quanto se partissimo dal 2008 la visione del grafico sarebbe vivamente sconsigliata ai portatori di stimolatori cardiaci. 



Oggi comunque le due banche stavano già ritracciando ed è normale che sia così... sulle voci di corridoio scattano le ondate di acquisti emotive per la paura di perdere un deal caso mail la notizia fosse vera,  ma di norma il giorno dopo gli animi si raffreddano e la razionalità fa il suo lavoro.

Se qualcuno fosse comunque tentato nel provare a giocarsi la fusione, una strategia potrebbe essere quella di acquistare dei minifutures: impiego di capitale limitato, leva x3-x4, senza scadenza temporale e stop loss almeno un 30-35% dallo spot. Se poi fusione ci sarà faremo festa, altrimenti i danni saranno limitati.



Un'occhiata allo SMI la diamo volentieri: stiamo flirtando con la resistenza statica a 10500/10530 punti... può anche darsi che nei prossimi giorni finalmente riusciremo a superarla e magari dare il via ad un movimento che si potrebbe concludere verso gli 11'000 punti.... con Roche e Novartis che sembrano essersi risvegliate dal torpore ce la si può fare.



Per gli amanti dell'oro, siete in tanti, ci sembra di capire che effetivamente il pull back segnalato venerdì sia avvenuto  ed ora l'oro sta puntando di nuovo verso i 2000 dollari all'oncia (1952 alle 16:54)



Altra buona notizia sul fronte degli indicatori economici: lo ZEW è  un indice rilasciato mensilmente e riguarda i dati relativi alla Germania e alla zona Euro sul sentiment a riguardo dell'economia. Il dato oltre che ad essere meglio delle aspettative (77.4 atteso 69.5) è anche, sorpendentemente, uno dei migliori degli ultimi 10 anni! Il dato fa riflettere...


venerdì 11 settembre 2020

Bce-smi-usd-oro

 Oggi è l'11 di settembre... un pensiero a chi non c'è più ci pare d'obbligo!

Ieri è stata la giornata della Lagarde: come già detto non ci aspettavamo nulla di che e così è stato.In buona sostanza si è limitata a dire che l'obiettivo della BCE è tenere l'inflazione sotto controllo (smarcandosi ulteriormente dalla FED ), che il "tasso di cambio non è il nostro obiettivo" e che il Recovery Fund sarà accompagnato da riforme strutturali (ma chi ci crede!?) che avranno "un forte impatto sull'economia". Punto. 

Un po' poco ed infatti subito dopo l'euro contro dollaro s'impenna e punta verso 1.20 per poi gradualmente retrocedere al 1.1849 (alle 13:54); comunque sia gli unici ad esser contenti saranno i Tedeschi, notoriamente grandi fans dell'euro forte scaccia inflazione...



Anche questa settimana lo SMI non è riuscito a scavallare i 10500 punti: va comunque messa in evidenza la performance di Novartis e Roche realizzata sulla scorta dell'importanza che ricoprono i mix di farmaci nel contenere il virus soprattutto  ora che abbiamo capito quanto sia ancora lunga la strada per il vaccino.

Un buon pre-market in America ci fa star tranquilli e partiamo per il week end con qualche pensiero in meno...



 Abbiamo l'impressione che il $/chf stia per entrare in una fase di spostamento laterale con base a 0.90 e resistenza a 0.92... se così fosse non ci aspettiamo dei forti recuperi ma neppure grossi disastri che si possono manifestare solo se la valuta americana si decide a sfondare 0.90 per poi raggiungere, come alcuni analisti hanno già dato quasi per scontato, 0.87 centesimi. Dollaro, sorvegliato speciale...



Interessante il comportamento dell'oro: ha sfondato al rialzo il triangolo che vi avevamo segnalato qualche giorno fa: ora non ci sorprendiamo se nei prossimi giorni osserveremo un modesto pull back a 1930 o giù di lì,  per poi tornare a puntare verso i 2000 dollari oncia.


Un buon week end a tutti!







mercoledì 9 settembre 2020

Un ritorno alla calma



 

Stamani alle 11:18 la situazione delle borse mondiali era quella riprodotta nella videata di Bloomberg qui sopra riprodotta: in breve, profondo rosso per le borse asiatiche e americane mentre il segno + domina su tutte le borse europee, segno evidente che la rotazione, soprattutto settoriale, è ancora in corso: fuori la tecnologia, dentro, senza esagerare, un po' di old economy della quale l'Europa è ben fornita.


Il Nasdaq in tre giorni si è mangiato quasi il 10%, ribasso alimentato dalle forti prese di profitto su AAPL (-6.7%) e Tesla (-21% ) ma in generale un po' su tutto il settore. Il primo supporto (linea rossa) è stato sfondato ed ora speriamo che il secondo (linea verde) regga; dovrebbe farcela, oggi i futures a mezz'ora dall'apertura sono positivi;  se tutto si ferma qui potrebbe addirittura essere più che salutare...non si poteva continuare per molto tempo ad accumulare rialzi e record storici.
 Come dicevamo anche solo ieri, qualcuno si è fatto male seriamente...

I volumi sono stati leggermente più alti dei giorni ma francamente non così alti da suggerirci che siamo andati vicino ad un "panic selling" caratterizzato da volumi decisamente crescenti e prezzi in picchiata libera (forse l'unica azione che si è avvicinata a questo stato di cose è proprio Tesla). L'RSI sta puntando al raggiungimento dei 30 e mancherebbe poco nel ritrovarci in una situazione addirittura di iper-venduto. Quindi manteniamo la calma.

Stiamo ancora scrivendo quando il Nasdaq ha aperto con 200 punti di rialzo (2% circa) ed ora si trova a ridosso del vecchio supporto che si è trasformato in resistenza... vedremo se ha la forza di risalire...



 La borsa svizzera è rientrata nel consueto canale di scorrimento laterale: non riesce ad uscire ma almeno non fa danni.. 

La notizia che oggi ha generato un po' di rumore è l'arresto della fase 3 del vaccino anti covid19 di AstraZeneca: un volontario sta manifestando controindicazioni non bellissime... non hanno specificato di che si tratta ma per arrivare ad una pausa di riflessione che pare sia di qualche mese , gli effetti secondari non devono proprio essere una bagatella... Come si scriveva questa domenica, la corsa al vaccino non è una gara sui 100 metri ma potrebbe essere per lo meno una gara di mezzo fondo. 



La configurazione dell'oro sta diventando sempre più intrigante: nei prossimi giorni potrebbe anche succedere qualche cosa di interessante. Vediamo in quale direzione ha voglia di uscire dalla punta del triangolo e poi vedremo se la direzione sarà i 1800 (parrebbe strano) oppure si riavvia verso i massimi storici.



Un amico ci ha chiesto di gettare un'occhiata su euro/dollaro: da quando la BCE si è lagnata (eravamo a 1.20) che non poteva accettare un rafforzamento eccessivo dell'euro, quest'ultimo un pochino si è sgonfiato: rimane sempre piuttosto forte e probabilmente nelle prossime settimane lo vedremo passeggiare tra 1.18 e 1.20 in un range di spostamento di un paio di punti percentuali. Domani sentiremo cosa la BCE avrà da dirci e forse un po' di movimento supplementare (sopratutto al ribasso) potremmo anche vederlo.

martedì 8 settembre 2020

Nasdaq la correzione continua...



 Purtroppo i nostri sospetti di ieri si sono rivelati corretti: il Nasdaq sta ancora in correzione alle 18:45 di oltre il 3% (11‘262) e stiamo raggiungendo il primo supporto a 11070 sperando che lo confermi...

Insomma non è proprio il momento dei tecnologici... Trump sta alimentando le tensioni con la Cina e quel che è peggio sta minacciando le società americane che creano posti di lavoro all‘estero di pesanti sanzioni... idem per chi fa (troppi)  affari con la Cina. Can che abbaia per il momento non morde ma potrebbe alla lunga anche farlo; ed una bella cagnara in salsa economica, non è un bello spettacolo.

Il Covid non sembra dare tregua, men che meno in Europa ma anche negli USA non si scherza: è vero che parecchi vaccini stanno per entrare in fase 3 ma i tempi come detto ieri sono ancora lunghetti...

Johnson, con un tempismo perfetto, ha deciso di gettare un po‘ di benzina nel calderone dei trattati con l’Europa ed una Hard Brexit non è da escludere, anzi, ad oggi è quasi certa... cosa succederà non è dato a sapere e questo spaventa...

Ancora stamani vi sono diversi analisti che stanno puntando il dito sull‘enorme massa di derivati che hanno „drogato“ il tecnologico: ieri davamo una parte della colpa ai Robinhood scatenati ma ci siamo dimenticati di menzionare una delle società,  che del rischio e della speculazione ne ha fatto una vera e propria filosofia di vita,  e stiamo parlando della giapponese SoftBank, che recentemente ha investito dai 4 a i 5 miliardi di dollari in derivati per un controvalore del sottostante di circa una cinquantina di miliardi... insomma a spingere sono un pericoloso mix di piccoli speculatori che si affiancano ai big del genere... Di norma quest‘ultimi riusciranno a guidare il mercato dove vogliono, i primi un po‘ meno e qualcuno si farà seriamente male... conosciamo purtroppo il copione.

Scusateci per il grafico che abbiamo recuperato da un precedente post, ma ci stiamo organizzando anche per il lavoro da casa e questo comporta una momentanea  inefficienza dei sistemi informatici. Comunque in serata tutto ok e domani riprendiamo le normali pubblicazioni.


Buona serata!

lunedì 7 settembre 2020

Un lunedì tranquillo



Ieri pomeriggio ci aspettavamo un'apertura di settimana tutt'altro che positiva: per fortuna ci siamo sbagliati! A quanto pare c'è voglia di borsa europea e questo ci pare anche piuttosto confortante. Non si può riempire il portafoglio di sole azioni tecnologiche...


Anche la borsa Svizzera non fa difetto ed è rientrata nel canale di scorrimento laterale delle scorse settimane. L'RSI si è riportato in zona neutra e questo dovrebbe per un po' scongiurare altre correzioni di una certa violenza e difficilmente controllabili.


Dai massimi il Nasdaq ha corretto di un buon 10%: non molto se si considera quanto è salito quest'anno... un classico ritracciamento del 50% del movimento ribassista si è già materializzato due giorni dopo le prese di profitto  e venerdì si è fermato a 11'313 punti, circa 250 punti sopra il primo supporto (linea verde).
Purtroppo i futures sul Nadaq100 sono in questo momento ancora negativi (-1.3%) ed è probabile che ci saranno ancora dei giorni di assestamento: d'altronde, malgrado la correzione,  il P/E medio si trova ancora a 37 ed è uno dei più altri di sempre...insomma il premio per entrare nel tecnologico made in USA è ancora parecchio elevato.


L'indice della paura (VIX) non ci lascia completamente tranquilli, ma stava già salendo da qualche giorno spinto dalla corsa quasi inarrestabile nella sottoscrizione di call options su moltissimi titoli tecnologici americani: infatti se non ci sbagliamo il rapporto call/put sulla tecnologia non é mai (neanche nel 1999/inizi 2000) così sbilanciato verso i diritti di compera (call), movimento che è stato questa volta non prodotto dai classici algoritmi,  ma dall'entrata sul mercato di una miriade di piccoli investitori fai da te (i Robinhood investors appellativo derivato dalla app del broker online che porta lo stesso nome e che ti fa lavorare a commissioni zero...) che evidentemente, anche grazie al lockdown,  hanno scoperto le delizie del trading on line... quello che spaventa è che molto probabilmente una correzione seria non l'hanno ancora vista e se tanto ci da tanto prese di profitto importanti potrebbero essere alimentate proprio da questi investitori poco avvezzi nel trovarsi confrontati con mercati ribassisti... vendere short è un'arte che non tutti sanno coltivare. Noi per primi...

Domani, con le borse americane aperte, vedremo che succede... vi terremo informati.

domenica 6 settembre 2020

Brevi riflessioni domenicali

Vi vogliamo proporre alcune “brevi riflessioni di una domenica pomeriggio di fine estate” che sembra un titolo alla Lina Wertmüller ma in realtà sono delle osservazioni che abbiamo fatto ad alta voce in attesa di vedere come butta la settimana entrante che, almeno sulla carta, potrebbe essere una di quelle belle vivaci. Forse non domani, l’America è chiusa per il suo Labor Day, ma sicuramente da martedì in poi potremo testare qualche supporto o addirittura vederlo forato. Speriamo di no ma il nervosismo degli ultimi due giorni di borsa non promette nulla di buono e l’assenza degli investitori di oltre oceano è un mix che ci potrebbe dare qualche grattacapo. Abbiamo già menzionato più volte di quanto settembre ed ottobre non siano proprio i mesi prediletti dalle borse e oramai a settembre ci siamo... Se qualcuno ha intenzione di prendere qualche profitto noi non ci opponiamo. 

 Domani pubblicheremo qualche grafico aggiornato e vedremo come siamo messi. 

 Gli eventi dei prossimi mesi ai quali vogliamo prestare particolare attenzione non sono moltissimi ma hanno un certo peso specifico: 


1)  Elezioni americane 
 Stiamo entrando nella fase calda della campagna elettorale e i sondaggi si sprecano: in realtà li seguiamo con interesse ma francamente li prendiamo un po’ con le pinze; sappiamo che hanno degli ampi margini di errore e quindi possono riservare qualche sorpresa. Siamo invece più attenti, considerato il complesso meccanismo elettorale americano, agli Stati “indecisi” che variano da votazione a votazione e non si possono con certezza considerare in mano democratica o repubblicana. Anche alle ultime elezioni sono stati proprio loro a scompaginare tutte le carte. In uno dei prossimi blog, vedremo di chiarificare il meccanismo elettorale americano: una ripetizione dei concetti di base è sempre utile e aiuta a capire meglio cosa si deve tenere sotto controllo. (Fra parentesi, allo stato attuale Biden è in vantaggio su Trump di circa il 7%) 

 2) Banche centrali Quella americana ha recentemente scoperto le carte e abbiamo capito un paio di cosette: 
 a) l’inflazione, se di inflazione si potrà parlare, è tollerata anche al di sopra del 2% SENZA che la Fed debba necessariamente raffreddarla con una politica monetaria meno accomodante. Addirittura il tasso di inflazione utilizzato per decidere un cambiamento restrittivo della politica monetaria, é quello medio calcolato “nel tempo” senza dare una specifica al valore temporale che a questo punto pensiamo potrebbe tranquillamente anche essere di qualche anno. 
 b) Ne consegue che per alcuni anni di aumento dei tassi non se ne parla: il principale carburante che ha spinto le borse a livelli impensabili sarà per parecchio disponibile in modo abbondante e a basso costo. La Fed sarà ancora per parecchio l’ago della bilancia. 

 Parlare della BCE in questo momento non è facile: Lagarde è ancora in fase di apprendistato e ci stiamo chiedendo cosa intende fare da grande, bravo chi lo capisce. Per il momento ci pare che ha un grosso problema da risolvere dal momento che abbiamo il cambio euro/dollaro quasi a 1.20: siamo curiosi di vedere come intenderà riportarlo anche solo di qualche punto percentuale più a buon mercato (da inizio anno il dollaro si è svalutato dell’8%) 

 A questo punto è abbastanza chiaro che la competitività la si potrà ottenere attraverso delle belle manipolazioni dei cambi e come abbiamo visto, qualcuno lo dica a Trump, la FED si è già data da fare...

 3) Covid 19 

 Sappiamo che l’attività di ricerca avanza a velocità impressionante: l’affare è di quelli lucrosissimi... Oggi ci è pervenuta una notizia che non sarà da prima pagina ma a quanto pare lo Sputnik 5, il vaccino Made in Russia che la fase 3 l’ha saltata a piedi pari, sta generando qualche problema...insomma neppure Putin é perfetto. Questa notizia dovrebbe comunque raffreddare un po’ gli entusiasmi sull’imminente annuncio di un vaccino perfettamente testato. A meno che noi si voglia procedere con la fase 3 direttamente sulla pelle della popolazione, un periodo di 5-6 mesi é necessario e quindi se tutto andrà bene sarà per la fine 2020, primo trimestre 2021. Vedremo ma non facciamoci troppe illusioni. 

 Ci sentiamo domani per un commento sui mercati.

venerdì 4 settembre 2020

Nessun panico pf


  Prima o poi doveva succedere e ieri è successo: il Nasdaq ha corretto in modo piuttosto violento come al suo solito... Il Vix (vedi grafico successivo) segnalava già da qualche giorno un po' di nervosismo crescente. Non è infatti normale che due split azionari, anche se hanno coinvolto  aziende come Apple e Tesla, abbiamo creato tanto entusiasmo da spingere molti titoli ad aumenti difficilmente giustificabili. Prima o poi  torna indietro tutto con gli interessi...

La correzione per il momento la consideriamo "sana", abbiamo cercato di capire se ci sono supporti di una certa consistenza individuandone due a 11070 e 10700 punti: nel peggiore dei casi significa ancora una correzione del 6,6%. Lunedì il mercato americano è chiuso per festività ed forse l'elemento di maggior disturbo sul cortissimo termine...



In effetti era da qualche giorno (vedi freccia rossa) che il VIX stava rialzando la testa, segno che un po' di nervosismo sul mercato americano stava già circolando. Lo scorso venerdì avevamo messo l'accento sull'elevato P/E dello S&P500 che a 27 segnalava una situazione di quotazioni tutt'altro che a buon mercato. A questi livelli basta poco per creare un po' di panico.



 Anche il mercato svizzero, malgrado il suo carattere piuttosto difensivo, non è rimasto immune dalla correzione: ieri ha lasciato sul terreno 3.5% infrangendo l'illusione di poter rompere al rialzo i 10500 punti... peccato! Ma poco male, stamani sta già recuperando mezzo punto e francamente la situazione ci pare meno grave del previsto.



Ci fa piacere constatare che l'oro, sulla correzione dei tecnologici di ieri,  non ha fatto una piega: segno che un ridimensionamento  era più che atteso. Piuttosto ci interessa la formazione a triangolo che si sta creando da qualche settimana e che noi prossimi giorni ci potrà dare qualche informazione su come l'oro potrà evolvere. 

Una rottura al rialzo del triangolo è probabile che riaprirà la strada verso il record storico dei duemila e settanta dollari per oncia. Ovviamente non possiamo escludere che la rottura possa avvenire al ribasso, ma non crediamo francamente che ci sia troppo spazio per un'ipotesi del genere. Vedremo...