domenica 6 settembre 2020

Brevi riflessioni domenicali

Vi vogliamo proporre alcune “brevi riflessioni di una domenica pomeriggio di fine estate” che sembra un titolo alla Lina Wertmüller ma in realtà sono delle osservazioni che abbiamo fatto ad alta voce in attesa di vedere come butta la settimana entrante che, almeno sulla carta, potrebbe essere una di quelle belle vivaci. Forse non domani, l’America è chiusa per il suo Labor Day, ma sicuramente da martedì in poi potremo testare qualche supporto o addirittura vederlo forato. Speriamo di no ma il nervosismo degli ultimi due giorni di borsa non promette nulla di buono e l’assenza degli investitori di oltre oceano è un mix che ci potrebbe dare qualche grattacapo. Abbiamo già menzionato più volte di quanto settembre ed ottobre non siano proprio i mesi prediletti dalle borse e oramai a settembre ci siamo... Se qualcuno ha intenzione di prendere qualche profitto noi non ci opponiamo. 

 Domani pubblicheremo qualche grafico aggiornato e vedremo come siamo messi. 

 Gli eventi dei prossimi mesi ai quali vogliamo prestare particolare attenzione non sono moltissimi ma hanno un certo peso specifico: 


1)  Elezioni americane 
 Stiamo entrando nella fase calda della campagna elettorale e i sondaggi si sprecano: in realtà li seguiamo con interesse ma francamente li prendiamo un po’ con le pinze; sappiamo che hanno degli ampi margini di errore e quindi possono riservare qualche sorpresa. Siamo invece più attenti, considerato il complesso meccanismo elettorale americano, agli Stati “indecisi” che variano da votazione a votazione e non si possono con certezza considerare in mano democratica o repubblicana. Anche alle ultime elezioni sono stati proprio loro a scompaginare tutte le carte. In uno dei prossimi blog, vedremo di chiarificare il meccanismo elettorale americano: una ripetizione dei concetti di base è sempre utile e aiuta a capire meglio cosa si deve tenere sotto controllo. (Fra parentesi, allo stato attuale Biden è in vantaggio su Trump di circa il 7%) 

 2) Banche centrali Quella americana ha recentemente scoperto le carte e abbiamo capito un paio di cosette: 
 a) l’inflazione, se di inflazione si potrà parlare, è tollerata anche al di sopra del 2% SENZA che la Fed debba necessariamente raffreddarla con una politica monetaria meno accomodante. Addirittura il tasso di inflazione utilizzato per decidere un cambiamento restrittivo della politica monetaria, é quello medio calcolato “nel tempo” senza dare una specifica al valore temporale che a questo punto pensiamo potrebbe tranquillamente anche essere di qualche anno. 
 b) Ne consegue che per alcuni anni di aumento dei tassi non se ne parla: il principale carburante che ha spinto le borse a livelli impensabili sarà per parecchio disponibile in modo abbondante e a basso costo. La Fed sarà ancora per parecchio l’ago della bilancia. 

 Parlare della BCE in questo momento non è facile: Lagarde è ancora in fase di apprendistato e ci stiamo chiedendo cosa intende fare da grande, bravo chi lo capisce. Per il momento ci pare che ha un grosso problema da risolvere dal momento che abbiamo il cambio euro/dollaro quasi a 1.20: siamo curiosi di vedere come intenderà riportarlo anche solo di qualche punto percentuale più a buon mercato (da inizio anno il dollaro si è svalutato dell’8%) 

 A questo punto è abbastanza chiaro che la competitività la si potrà ottenere attraverso delle belle manipolazioni dei cambi e come abbiamo visto, qualcuno lo dica a Trump, la FED si è già data da fare...

 3) Covid 19 

 Sappiamo che l’attività di ricerca avanza a velocità impressionante: l’affare è di quelli lucrosissimi... Oggi ci è pervenuta una notizia che non sarà da prima pagina ma a quanto pare lo Sputnik 5, il vaccino Made in Russia che la fase 3 l’ha saltata a piedi pari, sta generando qualche problema...insomma neppure Putin é perfetto. Questa notizia dovrebbe comunque raffreddare un po’ gli entusiasmi sull’imminente annuncio di un vaccino perfettamente testato. A meno che noi si voglia procedere con la fase 3 direttamente sulla pelle della popolazione, un periodo di 5-6 mesi é necessario e quindi se tutto andrà bene sarà per la fine 2020, primo trimestre 2021. Vedremo ma non facciamoci troppe illusioni. 

 Ci sentiamo domani per un commento sui mercati.

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