venerdì 10 aprile 2020

Appunti sparsi

  • Ieri abbiamo avuto qualche problema con il sistema e ci è stato impossibile pubblicare i nostri pensieri, poco male, rimediamo oggi.
  • EU: figuraccia! Sono settimane che stanno discutendo sulle urgenti misure da intraprendere per salvare il salvabile e forse, sottolineiamo forse, ieri i ministri delle finanze sono giunti ad un accordo pieno di compromessi. Pare si stia parlando di un intervento da 1000 mia, 500 subito e 500 spalmati nel tempo, per i quali sono previsti forme di finanziamento innovative...non entriamo nel merito, vedremo ora cosa decideranno nelle prossime settimane i leader europei e lasciamoci sorprendere. Altro modo di procedere per risolvere un problema simile, è quello degli Americani: ieri altri 6 mio di nuovi disoccupati e fanno 16mio in tre settimane... è abbastanza probabile che arriveranno a 20/25 a breve, come qualcuno aveva previsto, ma non ci meraviglieremmo di vederne anche di più... JPMorgan si è affrettata a raddrizzare il tiro e prevede un crollo del pil del 40% (-25% la stima precedente) nel trimestre in corso per poi riprendersi velocemente nei due ultimi trimestri. Si diceva di un modo diverso di procedere: due minuti dopo la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione, la FED ha stanziato ulteriori 2.3 trillion di $ per far fronte alla crisi... Le tempistiche non sono decisamente quelle europee ed ecco spiegato come mai, per il momento, la borsa americana  sembra non preoccuparsi più di tanto dei milioni di disoccupati e festeggia con 750 punti aggiunti al Dow. A proposito della disoccupazione USA,  date un’occhiata a questo simpatico grafico interattivo proposto dal Corriere della Sera: clicca qui
  • Restiamo in tema Europeo: Die Welt c’è andato giù pesante alludendo al fatto che la mafia italiana stia aspettando gli aiuti europei come manna caduta dal cielo... Indignazione (anche giustificata infondo) del ministro degli Esteri Di Maio che però si è già dimenticato che il leader del suo Movimento 5 Stelle, un tale Beppe Grillo, nel 2014 aveva già espresso un tale parere. 
  • Petrolio: accordo risicato, e conoscendo gli attori coinvolti non ci sorprende,  per un taglio di 10 mio di barili al giorno: troppo pochi, il rallentamento dell’economia mondiale comporta o comporterà una minor domanda di petrolio pari a 25 mio di barili al giorno. Per veder ritornare il prezzo a salire stabilmente ci vuole altro e i paesi produttori lo sanno. Per chi vuol gettare una fische sul tavolo rammentiamo il minifuture della Vontobel, forse con il wti ritornato a 23$ ci può stare  (isin: ch0536557447)

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