Non stava scherzando Donald Trump quando ha annunciato agli USA che dovranno far fronte "a very tough two weeks" preannuciando uno scenario che potrebbe comportare fino a 2200 morti al giorno a causa del Covid-19, anzi lo scriviamo in minuscolo, covid-19, poiché non merita di certo alcun rispetto essendo la causa di potenziali 240'000 morti.
Questa per gli americani dovrebbe essere la settimana della definitiva presa di coscienza che hanno pure loro un grosso problema da risolvere e questo dovrebbero derivarlo anche dal linguaggio del loro Commander in chief che in occasione dell'annuncio è sembrato sinceramente preoccupato ed ha sfoggiato una insolita bianca capigliatura...
In effetti anche Wall Street oggi accusa il colpo: -4% in apertura. Nulla di grave, sono gli aggiustamenti tecnici dopo la cavalcata dei giorni scorsi ma comunque... un -4% non passa inosservato.
L'Europa è tutto il giorno che naviga tra il -2 della Svizzera e il -4 della Francia, anche qui aggiustamenti tecnici in corso d'opera: non ci spaventiamo più di tanto per il momento.
In breve:
- Oltre 40 farmaci sono sotto osservazione e un alleggerimento del problema covid-19 potrebbe proprio arrivare da uno o una combinazione di più farmaci: sarebbe per i mercati una bella botta di ottimismo se a breve fosse confermata la loro efficacia. Stimiamo che i laboratori farmaceutici stanno lavorando h24 e quindi non disperiamo...
- La FINMA sta facendo pressione sulle banche svizzere al fine di riconsiderare le proposte di pagamento di un dividendo: i capitali liberati dagli allentamenti nei calcoli del leverage ratio delle banche non sono destinati alla distribuzione di dividendi... Quello dei dividendi rimandati e/o annullati è un tema che non colpisce solo le banche: anche da questo genere di manovre potremo capire che è solido di chi lo è un po' meno.
- Il petrolio è ancora per un po' destinato a soffrire: l'Arabia Saudita procederà imperterrita ad inondare il mercato del greggio... mira ovviamente all'eliminazione di qualche concorrente e non ci sorprenderemmo nel venire a sapere che qualche società di shale gas americana, tutte parecchio indebitate, sarà costretta a chiudere. Non ci sono solo i dazi che possono far male.
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