mercoledì 18 novembre 2020

P/E

La settimana in corso si è aperta con l'annuncio di Moderna che ha portato a buon fine i test di fase 3 per quanto concerne la sua di soluzione al problema del Covid19. Se tutto va come annunciato, dall'azienda americana, che da tempo ha siglato un accordo con la svizzera Lonza per la produzione del vaccino in Europa, fra poche settimane dovremmo avere a disposizione un rimedio al Covid efficace al 94.5% e soprattutto con una filiera del trasporto e della conservazione che è gestibile con i normali frigoriferi e congelatori e non necessitano dei -80 gradi di Pfizer. Insomma a quanto pare Moderna vince 2 a 0 contro Pfizer.  Vedremo!

All'annuncio i mercati finanziari hanno fatto festa per una mezza giornata, ma nulla più; evidentemente l'arrivo per la fine dell'anno dei vaccini (ne aspettiamo altri) era già più che scontato. Nel frattempo la reazione delle borse ha spinto le quotazioni parecchio in alto , ma da qualche giorno i mercati si sono appiattiti. 
Abbiamo semplicemente dato un'occhiata ai P/E e abbiamo scoperto che: 



 Lo S&P 500 ha oramai un P/E superiore alle 28 volte ed è di gran lunga superiore al valore mediano di 19.58 degli ultimi 7 anni. E' un valore parecchio elevato e se non ci saranno dei miglioramenti in fatto di utili aziendali potremmo anche aspettarci una bella correzione.

E' vero che in arrivo dovrebbero esserci gli aiuti, senato permettendo, promessi da Biden, ma dovremo incrociare le dita e aspettare ancora un paio di mesi:  nel frattempo un piccolo campanello d'allarme sta suonando... Se corregge l'America, sappiamo cosa può succedere al resto delle borse mondiali...



A controbilanciare il P/E dello S&P può venir utile il grafico qui sopra riportato: in sostanza il dividendo del 70% delle società facenti parte dell'indice, superano la resa del Treasury a 10 anni. Questo in sostanza è uno dei motivi che hanno spinto le azioni tanto in alto e a quei livelli , fatto salvo un improvviso e non atteso aumento delle rese obbligazionarie, dovrebbero restarci.


Leggermente meglio la situazione per quanto riguarda lo SMI (ed in generale per le altre borse europee) dove abbiamo un di P/E di 24.89, un paio di punti sopra la mediana degli ultimi 7 anni (22.84). Gli analisti, anche in virtù del fatto che un gran numero di titoli ciclici sono presenti nei listini del nostro continente, sono più positivi nei riguardi dei mercati europei,  ma comunque non siamo proprio tranquillissimi... Anche questi non sono più a sconto...



Per le borse di tutta Europa,  oggi è una giornata piuttosto fiacca: da qualche giorno  si flirta con la resistenza e superarla non sarà facile. Gli annunci dei prossimi antivirus potrebbero non bastare e a questo punto dovremo forzatamente orientare la nostra attenzione ai dati macro dell'economia che speriamo saranno tendenti al bello... se non fosse il caso un alleggerimento delle posizione s'impone.

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