E' da lunedì mattina che i mercati azionari stanno in qualche modo festeggiando l'elezione di Biden e la notizia che Pfizer è pronta a breve a rilasciare un vaccino: Bello! Un po' di ottimismo in effetti ci voleva. Il rialzo è stato accompagnato da volumi crescenti che ne avvalorano il movimento, anche se nei prossimi giorni di questo passo entreremo in territorio di ipercomprato, preludio a qualche presa di beneficio. Nel frattempo prendiamo nota che è in atto una rotazione settoriale che dai tecnologici (leggermente sotto pressione) sta favorendo i cicli: banche ed assicurazioni in primis.
Manteniamo comunque sempre alta l'attenzione in quanto la volatilità, attualmente in netto calo (vix a 24), potrebbe essere rilanciata da alcuni fattori che stiamo tendo sotto controllo. Ecco i principali:
1) La stampa non ne sta enfatizzando le gesta e quindi a noi sembra che non stia succedendo nulla, ma il buon Trump non si sta dando per vinto e a quanto pare si sta riorganizzando. Intanto sta licenziando a destra e a manca, ovviamente a suon di tweets , mietendo vittime eccellenti come il capo del Pentagono tanto per citarne uno. Convinto com'è che vi siano stati enormi brogli nei conteggi elettorali , e a quanto pare qualche broglio c'è stato, sta incalzando i suoi avvocati perché facciano piena luce: per il momento sembra che non vi siano irregolarità tali da inficiare tutta la votazione; comunque non demorde. Vediamo il 15 di dicembre, quando formalmente i Grandi Elettori, provvederanno a votare il Presidente cosa succederà. Di solito nulla, se non la riconferma di quanto uscito dalle urne il 3 di novembre, ma questa volta potrebbe essere una votazione più movimentata...
Anche la votazione in Georgia per l'aggiudicazione dei due senatori il 5 gennaio sarà una battaglia che Trump, chiamando massicciamente al voto i Repubblicani, non vorrà perdere. Intuitivamente possiamo già dire che dopo il 5 gennaio il senato sarà a maggioranza Repubblicana e questo piacerà molto ai mercati. Un po' meno il contrario.
2) La pandemia di Covid potrebbe indurre fra qualche giorno una buona parte dell'Europa (pare che il 15 prenderanno una decisione) a procedere ad un lockdown che se non è la replica di quello dei mesi di aprile e maggio poco ci manca. Non sappiamo come la prenderanno i mercati ma sicuramente non benissimo.
3) Il vaccino della Pfizer ha scatenato gli entusiasmi, ma prima di tutto non sarà disponibile se non fra qualche mese. Inoltre Bloomberg stamani ha messo bene in evidenza quanto la conservazione e il trasporto del preparato della BioNtech necessiti di temperature artiche:
Il problema maggiore da risolvere non è tanto raggiungere i -80 gradi in laboratorio, ma è quello di garantire questa temperatura durante tutta la catena del trasporto del vaccino. Se ne deriva che per una distribuzione di massa del preparato c'è molto lavoro da fare, bisognerà dislocarne la produzione e se tutto andrà bene ci sarà una distribuzione intensiva solo dopo il primo semestre 2021. Quando, passato l'entusiasmo di questi giorni, si ritornerà con i piedi per terra, qualche piccolo aggiustamento al ribasso lo potremo osservare. Per il momento godiamoci i rialzi...
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